The Flash 2x23, "The Race of his Life" (season finale): la recensione

Ecco la nostra recensione del season finale della seconda stagione di The Flash, intitolato "The Race of his Life"

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Spoiler Alert
Che pasticcio, Barry Allen!

Un tempo prerogativa di Renée Zellweger e della sua Bridget Jones, quello che abbiamo visto nei momenti finali di The Race of His Life è stato un vero e proprio pasticcio, tanto che ancora ci stiamo domandando come sia stato possibile arrivare solo a pensare a una cosa del genere. Con una mossa dalle ripercussioni sicuramente interessanti ma sbagliata sotto tutti i punti di vista, gli autori hanno ben pensato di far viaggiare Barry (Grant Gustin) indietro nel tempo per impedire a Reverse-Flash di uccidere sua madre, proprio nel momento in cui tutto sembrava essere destinato a concludersi con un lieto fine. Se si doveva arrivare a resettare la timeline- perché è di questo che stiamo parlando - e quindi cancellare tutto ciò che è avvenuto dagli anni 2000 in poi, esplosione dell'acceleratore e conseguente nascita di Flash comprese, che senso ha avuto sbattersi per una stagione a trovare un modo per sconfiggere Zoom (Teddy Sears)? Non ci si poteva pensare prima?

Quello che abbiamo visto nei momenti finali di The Race of His Life è stato un vero e proprio pasticcio

La decisione più sbagliata è stata però quella di donare a Barry un egoismo assolutamente non in linea con il personaggio, da sempre simbolo di speranza e di sacrificio per la salvezza del prossimo. Diciamo questo perché la scelta di tornare indietro nel tempo per salvare sua madre - e di conseguenza anche suo padre, Ronnie, Eddie, etc - l'ha presa solo dopo aver perso Henry (John Wesley Shipp) e visto il suo doppelganger, non prima. Perché non farlo quando Iris (Candice Patton) ha perso il suo compagno? O quando Caitlin (Danielle Panabaker) ha perso suo marito? Erano perdite meno importanti della sua? Un'involuzione pesantissima per l'alter ego del Velocista Scarlatto ma anche per lo show stesso, che, tranne qualche sbavatura qua e là comunque passabile, finora ci aveva sempre regalato un prodotto di buona qualità e soprattutto coerente.

Detto questo, visto che ci sembra inutile andare ad analizzare cosa successo nell'episodio visto che tutto è stato cancellato dal gesto finale di Barry, segnaliamo un po' di cose sparse che ci hanno particolarmente colpito:

  • Nonostante lo scontro decisivo con Zoom non sia riuscito a ricreare lo stesso pathos del finale finale della prima stagione, abbiamo particolarmente apprezzato la trasformazione di quest'ultimo nel Black Flash dei fumetti, una figura che spesso annuncia la morte dei velocisti e li restituisce alla Forza della Velocità una volta passati a miglior vita.

  • Per quanto citofonata, la rivelazione che sotto la maschera di ferro del prigioniero di Zoom si celasse il vero Jay Garrick e che esso fosse il doppelganger di Herry Allen è stata comunque apprezzabile. Molto interessante la rivelazione della sua provenienza da Terra-3, finora utilizzata dal web per descrivere il mondo di Supergirl: significa forse che la Justice Society of America che vedremo nella seconda stagione di Legends of Tomorrow - di cui Garrick, almeno nei fumetti, è un membro di rilievo - è natia dello stesso pianeta della cugina di Superman?

  • Per essere stato un finale di stagione, la recitazione generale degli attori ha lasciato molto a desiderare. In particolare Danielle Panabaker, in passato protagonista di momenti ben riusciti, qui è parsa come se stesse leggendo il copione ad alta voce.

Concludiamo le nostre riflessioni sullo scioccante finale di stagione della seconda annata di The Flash con qualche ipotesi sul futuro dello show, un futuro che sembrerebbe portare a un imminente adattamento televisivo della saga a fumetti Flashpoint. Siamo infatti propensi a pensare che gli eventi scaturiti dal viaggio nel tempo di Barry saranno visibili soltanto nella serie a lui dedicata - probabilmente propio nell'arco tra ottobre e dicembre - per poi far tornare tutto alla normalità dopo la pausa invernale. L'inizio della terza stagione dovrebbe quindi mostrarci Barry confrontarsi con la vita che ha sempre desiderato, salvo poi rendersi conto che in realtà non è ciò che aveva sperato, mettendosi così all'opera per cercare di ripristinare la timeline precedente e dando vita a una "Crisi" che potrebbe essere la causa scatenante del quadruplo crossover di dicembre. Sicuramente un futuro accattivante e assai gustoso in termini di intrattenimento ma che difficilmente riuscirà a cancellare le disastrose scelte di The Race of His Life.

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