Fear The Walking Dead 2x05, "Captive": la recensione
Ecco la nostra recensione del quinto episodio della seconda stagione di Fear The Walking Dead, intitolato "Captive"
Alicia gioca con i sentimenti di Jack, lo manipola e studia bene la situazione a suo piacimento. Lui le sta dietro, è coinvolto e farebbe di tutto pur di assecondarla. La cosa interessante è che si comincia a dare un senso a questa vicenda in termini narrativi, quello che c'è tra i due ragazzi va oltre il mero sentimentalismo, qui è tutto una questione di famiglia e di legami. Alicia ha un piano e vuole fare di tutto pur di portarlo a termine, e questo è uscito fuori molto bene. Purtroppo però quello che ha in mente la ragazza rimane, fino a tre quarti dell'episodio, poco chiaro a noi spettatori. O almeno poco interessante. È chiaramente uno dei personaggi che sta facendo più fatica a sbocciare, anche se un minuscolo passo avanti questa volta sembra averlo fatto.
La vera sorpresa dell'episodio è stata Maddy, che con molta fermezza ha preso in mano la situazione e tra le varie difficoltà ha trovato anche il tempo di rassicurare Chris. Quest'ultimo ha dimostrato di essere confuso e troppo impulsivo. Ce l'ha con se stesso per non essere stato in grado di fermare i pirati prima del loro eventuale attacco e una volta che noi tutti ci rendiamo conto del suo forte rimorso, Chris decide di vendicarsi troppo frettolosamente sparando in testa a Reed, che già prima di morire era dolorante e quasi in fin di vita.
La svolta finale è abbastanza rapida ma almeno mantiene alte le aspettative promesse all'inizio dell'episodio. Quando sembrava che tutto potesse prolungarsi inutilmente in realtà poi c'è stato un ribaltamento, sicuramente grazie alla sorprendente spavalderia di Maddy. Il momento culmine avviene sulla banchina durante lo scambio, quando Reed oramai un errante, e con il cappuccio in testa, attacca senza pietà suo fratello dopo che Maddy senza far trapelare disagio, paura o sospetto lo lancia verso di lui. L'espediente del cappuccio in realtà non è molto convincente, non si capisce il motivo per cui da entrambe le parti gli ostaggi debbano avere in testa un cappuccio. Mettiamola così troppi calcoli in sceneggiatura sono sinonimo di forzature, oppure ci passiamo sopra e diciamo semplicemente che Maddy e gli altri sono stati fortunati.
Finalmente ognuno in questa serie è consapevole della realtà in cui si trova, sanno che per se stessi o per la propria famiglia si deve combattere brutalmente contro gli altri, senza pietà. Lentamente l'ideologia di Strand non parrà poi così strana a ognuno di loro. Ora sarà interessante come evolveranno i personaggi, se percorreranno un percorso inedito o se mano a mano assomiglieranno sempre di più a personaggi che ormai conosciamo molto bene.