Empire 2x10, "Et Tu, Brute" - La recensione
Il midseason finale di Empire inanella una serie di colpi di scena troppo confusionari, che confermano i difetti mortali di questa stagione
Il ritorno di Camilla (Naomi Campbell), ricomparsa sulla scena come moglie di Mimi (Marisa Tomei) sarebbe potuto essere, in una serie scritta con più sensibilità, l'elemento di punta dell'episodio, ma finisce per annegare in un mare di fatti sulla carta sconvolgenti ma, sullo schermo, mero riempitivo di un contenitore la cui forma è ormai sempre più indefinita. Mimi si rivela essere meno in linea con Lucious (Terrence Howard) di quanto abbia fatto credere finora e, nel giro di pochi minuti, getta la maschera e indice una riunione per spodestare il leone, forte dell'appoggio degli altri membri del cosiglio e di un Hakeem che ha finalmente l'occasione di rivalsa su un padre che, diciamocela tutta, non è stato esattamente il prototipo di genitore che ogni figlio sogna per sé. Un nuovo ostacolo per Lucious, dunque: un tradimento che dà origine a una scenata drammatica che, ancora una volta, sarebbe potuta essere un fulcro emotivo di straordinaria potenza, se l'intera stagione non si fosse articolata seguendo contorsioni psicologiche tanto improbabili quanto di breve durata e rapida risoluzione (vedi alla voce: trauma del rapimento per Hakeem).
Empire si concede ora una pausa di quasi quattro mesi, al termine della quale gli spettatori esigeranno delle risposte convincenti e, possibilmente, non frettolose a parecchie questioni: la nuova direzione dell'etichetta da parte di Mimi e, non dimentichiamo, il destino di Rhonda (Kaitlin Doubleday), fatta precipitare dalle scale da un misterioso assalitore guantato che, ora come ora, tutto porta a supporre essere Anika (Grace Gealey). Ma che garanzie abbiamo, a fronte di una prima stagione che ha costruito un grattacielo di mattoni isolati e per nulla coerenti? La speranza è l'ultima a morire, ma Et Tu, Brute ha per il momento confermato solo una chiara tendenza verso il caos che non giova a nessun racconto seriale, neppure a un fenomeno in grado di fare i numeri di Empire. Ogni impero può vedere il declino, in mancanza di una guida ferma e di una direzione sicura; speriamo che quello dei Lyon riesca, durante la pausa, a risollevarsi da questa crisi.