American Horror Story - Hotel 5x02 "Chutes and Ladders": la recensione
Secondo episodio nell'hotel di American Horror Story. Scopriamo qualcosa sul passato dei protagonisti e dell'albergo
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Il titolo dell'episodio, Chutes and Ladders, fa riferimento ad un popolare gioco da tavolo, molto simile al gioco dell'oca. Completamente determinato dal caso, vede i giocatori salire e altrettanto vertiginosamente precipitare indietro. Tra passaggi segreti, ascensori che portano ad inizio secolo, personaggi che si elevano fino all'immortalità e altri che cadono, è facile vedere più di un riferimento agli eventi dell'episodio. Che sono comunque troppi e troppo dispersivi. Per fortuna in conclusione ci mette una pezza un lungo e bel flashback sul creatore dell'hotel James March (Evan Peters), ma quasi settanta minuti per un episodio di questo tipo, e per una serie che nel lungo periodo fatica tanto, sono decisamente troppi.
Nel presente tutto è preparazione per ciò che arriverà. Lady Gaga – è difficilissimo separare la star dal personaggio che interpreta – trasforma Tristan in un vampiro, gli spiega quali sono le differenze più o meno sensate con il classico mostro dell'orrore, scatena la gelosia di Donovan. John, sempre più confuso, si aggira per l'albergo in cerca di soluzioni. Ma sarà più fortunata, anche se dipende dai punti di vista, sua figlia Scarlett, che ritrova il fratello perduto. Il personaggio di Sally rimane molto affascinante e difficile da inquadrare, in attesa di scoprire qualcosa di più di lei. Tutto questo e molto di più in un episodio dove vediamo una Naomi Campbell mai così autoironica e dove Lady Gaga ha una scena ambientata negli anni '70 dove appare su un cavallo in una sorta di autocelebrazione da Lady Godiva tra droga, neon e vampirismo. Così, per restare sul leggero.