Better Call Saul 1x09 "Pimento": la recensione
Penultimo, perfetto episodio della prima stagione di Better Call Saul
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La causa miliardaria approda, su spinta di Chuck, che agisce alle spalle di Jimmy, alla HHM. Giunti sul posto per un incontro con i soci dello studio, i due si trovano di fronte ad una risposta emotiva decisamente diversa. Per Chuck l'applauso – sentito o meno, di circostanza o no, non è importante – mentre per Jimmy il silenzio imbarazzato, l'ostracizzazione prima sottile, poi sempre più palese, da quell'ambiente eletto al quale ha sempre aspirato, identificandolo come il mezzo più veloce e sicuro per giungere all'approvazione del fratello maggiore. Nel momento in cui tutto sembra organizzato, e la serie pare procedere su binari prestabiliti, l'accordo salta, la grande sfida tra i due studi legali crolla, e lo fa per le motivazioni apparentemente più banali. Il tutto si apre su un momento di confronto a lungo rimandato tra Jimmy e Chuck, in cui ognuno si libera dei sassi che ha tenuto da parte per tanti anni, facendoli così diventare sempre più pesanti.
Jimmy è una figura ossessionata dall'ottenere l'approvazione degli altri. I soldi, la fama, certo è tutto molto importante, ma il vero obiettivo è il riscatto sociale agli occhi di chi da sempre lo ha guardato dall'alto in basso: la casta degli avvocati di cui suo fratello è l'esponente principale. Cambia nome, vestiti, mestieri, ma tutto rimane concentrato su quell'obiettivo inafferrabile. Ora, ad un passo dal risultato a lungo inseguito, Jimmy si vede portar via tutto e noi, che conosciamo Saul Goodman, sappiamo che probabilmente non tornerà mai più così vicino all'obiettivo. Questo per colpa della persona a cui vuole, ancora adesso, più bene al mondo. A prescindere dall'affetto per i personaggi, lo stesso che ci faceva stare dalla parte di Walter anche di fronte alle azioni più torbide, chi ha ragione?
Sono le stesse sfumature tra bene e male di cui parla Mike a conclusione di una storyline che rende perfetto un episodio già ottimo. Puoi essere un buon criminale o un pessimo avvocato, e al tempo stesso un bravo nonno che cerca di riallacciare i rapporti con la famiglia o un fratello premuroso che non può odiare un altro parente senza riconoscere di odiare se stesso. Tanto per chiarire, il segmento di Mike è 100% materiale da Breaking Bad: ironia, tensione, grande scrittura. Davvero la cornice fantastica per un episodio splendido.