Agents of S.H.I.E.L.D. vs. Agent Carter: un confronto tra le prime due serie tv Marvel
Mentre Agent Carter arriva al termine, ecco che ritorna Agents of S.H.I.E.L.D.: un paragone tra le due serie della Marvel. Aspettando Daredevil
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
E partiamo con le aspettative. Quando si parla della Marvel l'attesa è sempre inevitabilmente alta, ma sicuramente Agents of S.H.I.E.L.D. era più attesa al varco. Si trattava della prima incursione sul piccolo schermo, largamente anticipata e pubblicizzata, anche nell'apparizione di Cobie Smulders nel pilot (Samuel L. Jackson sarebbe arrivato nel secondo episodio) e soprattutto dietro ogni cosa c'era la mano di Sua Maestà Joss Whedon, produttore, ma anche regista del primo episodio. C'era curiosità prima che speranza di vedere un buon prodotto. Tutto ciò si è tradotto in un debutto con ascolti fantastici e mai più replicati che hanno lasciato il posto ad un calo quasi costante tra gli spettatori. Agent Carter, nonostante un cast mediamente più noto e la spinta di Captain America (ma è stata una spinta così forte?) ha sofferto meno il naturale calo degli ascolti, ma d'altra parte non ha mai raggiunto i risultati migliori conseguiti dall'altra serie. Un prodotto più piccolo, con un pubblico più ristretto e fedele che ha seguito la serie nel corso della sua breve durata.
E i personaggi di Agent Carter ne hanno beneficiato parecchio. Raccontare il dramma del singolo personaggio all'interno di un episodio e riportare tutto alla normalità entro la fine dei quaranta minuti è materiale da anni '90, o comunque non certo da universo Marvel. Questo è stato S.H.I.E.L.D. per un certo periodo di tempo. In Agent Carter invece, anche per motivi di tempi più ristretti, la caratterizzazione è stata integrata nella storia. Peggy, Jarvis, Howard e gli agenti dell'SSR sono stati raccontati con il giusto ritmo e la giusta cura, merito anche di un cast migliore nelle sue componenti (Hayley Atwell fantastica ovviamente, ma anche James D'Arcy). Si è lavorato su caratteri tipici sfruttandone i punti d'ombra e costruendo una caratterizzazione che fosse meno scontata di quanto sembrasse all'inizio. Ancora una volta, ma la storia di Agents of S.H.I.E.L.D. è stata questa, nella serie di Joss Whedon questo è stato un processo molto più lungo. Ora la coppia di nerd Fitz-Simmons ha una sua storia, Skye non è la Mary-Sue della situazione, e l'arco narrativo di Grant Ward ha offerto molte sorprese, ma ci è voluta quasi una stagione intera per arrivare a ciò.
In poche parole, Agent Carter ha concentrato una maggiore qualità, anche grazie ad una sfida meno impegnativa, mentre Agents of S.H.I.E.L.D. ha pagato e continua a pagare un inizio troppo stentato, dal quale si è ripresa costruendo le basi per qualcosa che, in questa seconda metà di stagione, potrebbe portare ad un totale rinnovo rispetto a quanto visto finora.