Banshee 3x03 "A Fixer of Sorts": la recensione
Una delle migliori scene di combattimento mai viste in tv è solo uno degli ingredienti dell'ultimo episodio di Banshee
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
La puntata si intitola "A Fixer of Sorts" e gli ingredienti principali sono i soliti della serie di Tropper e Schickler. C'è grande tensione e azione, che si sviluppa all'ombra del conflitto stagionale tra Proctor e i Redbones di Chayton, ma anche con lo sviluppo del cliffhanger con il quale si era chiuso lo scorso episodio. Hood torna infatti prepotentemente al centro della trama, lontano dalla città della Pennsylvania e dai suoi contorti giochi di potere, trascinato in manette dall'agente dell'FBI Robert Phillips (Denis O'Hare, che recentemente abbiamo visto nell'ultima stagione di American Horror Story). Sulla loro strada tuttavia i due troveranno una nuova e inaspettata minaccia, e il pericolo sarà ancora più immediato.
In una puntata in cui Carrie è assente, il maggior carico emotivo viene poi riservato a Proctor, che continua a prendersi cura della madre morente, addirittura permettendo al padre di farle visita. E dopo tutto queste sparatorie, combattimenti corpo a corpo, sconvolgimenti nella trama e riaffermazione forte delle motivazioni entrambi gli schieramenti (con Chayton ancora più furioso dopo la morte di Nola e Proctor determinato dopo la distruzione del locale), Banshee rilancia e scommette ancora di più. Lo fa con la consapevolezza che la sottotrama del furto di Hood e i suoi è tutta da sviluppare, e con un'ennesima svolta nel rapporto tra il protagonista e l'agente Kelly. Il tutto termina con un cliffhanger ancora più forte rispetto a quello della scorsa settimana. Cosa si può volere di più?