Transparent (prima stagione): la recensione
La recensione di Transparent, la sorprendente novità di Amazon con un fantastico Jeffrey Tambor
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
But I've never caught a glimpse
Of how the others must see the faker
I'm much too fast to take that test
I cambiamenti sono tutto in Transparent. Non solo superficialmente, come risultante del travestitismo del protagonista Mort/Maura, che poi si riversano su tutta la sua famiglia, ma anche come punto di partenza della celebrata proposta di Amazon e in generale come chiave di lettura dell'intera vicenda. Nella moderna democrazia televisiva, in cui non solo Netflix rilascia tutti gli episodi dei suoi prodotti in contemporanea, capita che gli spettatori scelgano a quale show dare fiducia, e capita che proprio quella scelta si traduca in una delle serie più di rottura dell'anno. Con un ottimo cast, alcuni riferimenti colti e ben precisi in mente, una leggerezza di fondo azzeccata e mantenuta con coerenza, Transparent è una delle migliori nuove proposte recenti.
L'autrice Jill Solloway (Six Feet Under) nell'immaginare l'ambiente perfetto nel quale calare la svolta alla luce del sole del protagonista Mort, ora Maura, non gioca sul contrasto tra questo personaggio e il contesto di "normalità" che potrebbe circondarlo. Al contrario, ed è in questo che Transparent diventa una serie più corale di quanto potremmo pensare al principio, è proprio la classica identità familiare, e di genere, ad essere messa costantemente alla prova. Il titolo stesso della serie, oltre a nascondere un gioco di parole, si diverte a lanciarci un input su quella trasparenza che a poco a poco, nel corso dei dieci episodi, emergerà sempre più, fino a scongelare quel clima di affetto, ma anche di distanza, degli esordi, e lasciarci con un quadro molto confusionario, ma anche sincero.
Con questa serie Amazon.com entra nell'agone dei network televisivi proponendo la combinazione di un approccio da binge-watching – lo stesso di Netflix, che mette a disposizione tutti gli episodi nello stesso momento – e coinvolgendo al tempo stesso con modalità del tutto nuove i suoi utenti, chiedendo loro di scegliere tra un campione di pilot quale sviluppare. Dopo la bocciatura di Zombieland, Transparent è il primo vero prodotto da ricordare. Nel futuro una serie con Ron Perlman e, già in previsione per il prossimo anno, il pilot tratto da "La svastica sul sole". Cambiamenti, si diceva.