The Walking Dead 5 - Christine Woods rivela: "Per me Dawn è un'eroina"
L'attrice Christine Woods spiega perché considera il personaggio da lei interpretato in The Walking Dead, Dawn, un'eroina
La poliziotta è a capo dei sopravvissuti che si trovano al Grady Memorial Hospital e si scontra con Beth (Emily Kinney).
Christine si è presentata per un'audizione normalmente, anche se conosceva Scott Gimple dopo aver collaborato con lui in Flash Forward. Lo showrunner le ha chiesto di fidarsi di lui, presentarsi anche se non sapeva tutte le battute e di fare il provino per dare un'idea di quale fosse la sua essenza. L'audizione è stata però la peggiore della carriera di Christine ed era quindi convinta di non avere speranze, ma poi Gimple l'ha chiamata per comunicarle che era stata scelta e per rivelarle la vera parte che volevano affidarle, più adatta a lei.
Gimple le ha spiegato a grandi linee quello che sarebbe accaduto nel primo episodio e tutti i dettagli sul passato di Dawn, i motivi per cui esisteva quel personaggio, da dove venisse, quali erano i suoi desideri più profondi come persona, mentre tutto il resto si è sviluppato mentre prendevano vita gli episodi.
L'attrice ha parlato con Gimple del personaggio, discutendo su come si fosse ritrovata in quella posizione. Christine ha spiegato che molto deriva dal fatto che lavorasse per la polizia di Atlanta e stesse controllando l'ospedale quando la situazione è precipitata, facendola così diventare una specie di anti eroina per tutte le persone che ha salvato. Dawn è così disperata e triste a quel punto della storia perché ha visto morire molte persone e sente il peso della responsabilità.
L'attrice considera Dawn un eroe perché, dopo tutto quello che è accaduto, non è qualcuno che ha assunto il potere ma si è trovata nella posizione sociale di proteggere e salvare le persone, cercando di mantenere tutto in ordine come faceva quotidianamente nel suo lavoro. La poliziotta sta quindi solo cercando di mantenere una certa normalità nella sua vita. Dawn, inoltre, ritiene di essere di aiuto e di comportarsi nel modo corretto. La donna ha dovuto gestire una difficile situazione con il suo ex collega e l'ex capo Hanson, e occuparsi di alcune cose che richiedevano molto coraggio. Christine non riesce quindi a considerarla un personaggio malvagio e pensa che gli spettatori decideranno come giudicare Dawn in base a come si evolverà la storia.
Dawn, secondo la sua interprete, prova compassione nei confronti di Joan e vuole prendersi cura della ragazza ma, allo stesso tempo, la giovane fa parte del sistema che vuole mantenere in ordine e funzionante. La poliziotta decide quindi di salvare Joan e di amputarle il braccio perché è un sacrificio che ritiene necessario per il bene della comunità, non per motivi di odio o vendetta. L'attrice è infatti convinta che la poliziotta tenga veramente molto alle persone che si trovano nell'ospedale.
Dawn conosce alcuni degli agenti di polizia che vivono nella struttura perché lavorava con loro e probabilmente si frequentavano anche al di fuori dei turni in dipartimento, quindi tra di loro c'è un legame più profondo. Trovandosi in una posizione di potere, però, deve fare i conti con molte domande e sfide perché deve dare degli ordini a persone che erano al suo stesso livello. Essere bloccati in un edificio e non aver alcuna evoluzione nella propria vita può far diventare pazze le persone. Dawn mantiene quindi fermamente il controllo perché sa istintivamente che potrebbe perderlo se si rilassasse. Tra lei e i suoi ex colleghi c'è quindi della tensione e lei è obbligata a trattarli quasi come fossero dei soldati sotto i suoi comandi.
Dawn continua a picchiare Beth perché sfoga in qualche modo la sua rabbia, riconoscendosi nella giovane, e forse in questo modo pensa di renderla più forte, di prepararla per la vita dura che caratterizza il luogo in cui si trovano. La poliziotta pensa che forse è meglio insegnare a Beth come andare avanti piuttosto che a farlo siano le persone che si trovano nella struttura, di cui non si fida.