Speciali - Le 10 migliori serie in onda (prima parte)

Quali sono le dieci migliori serie in onda al momento? Scopriamo le prime cinque in questo nel primo di due speciali

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È arrivata l'estate. Che normalmente significherebbe fine della stagione televisiva e tanti saluti fino a settembre. Normalmente appunto, ma fra il ritorno di The Bridge, Under the Dome e Utopia, il debutto di progetti interessanti e attesi come The Strain e Extant e l'irrinunciabile appuntamento con l'ultima stagione di The Killing il prossimo mese, è difficile parlare di pausa estiva. In ogni caso consideriamola lo spartiacque tra un anno e l'altro di tv, e approfittiamone per fare un piccolo punto, ovviamente personale, sui migliori dieci show al momento in onda. Un capolavoro si è concluso (Breaking Bad), alcuni ottimi show hanno tirato fuori la loro stagione minore (Homeland, Sherlock, Downton Abbey), ma il livello rimane molto alto, anche grazie ad alcune fantastiche nuove proposte degli ultimi 1-2 anni. Vediamone cinque nel primo di due articoli speciali.

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10 Shameless: la più "britannica" delle serie americane. Il remake dell'omonima serie inglese trasmesso da Showtime è un progetto unico nel suo stile: grottesco, cinico, dall'humour nerissimo. Il racconto di una famiglia disfunzionale senza lezioni, senza morale, senza lieto fine, che mette il nucleo familiare al centro di tutto, in maniera crudelmente ironica origine e destinazione di ogni cosa.

The Americans

9 The Americans: il thriller di FX ambientato negli ultimi anni della Guerra Fredda, vista dalla scomoda prospettiva di due agenti sovietici sotto copertura negli Stati Uniti. Falce e martello si sovrappongono alle stelle e strisce nella serie di Joe Weisberg, i confini scompaiono, emergono le somiglianze piuttosto che le contrapposizioni. Ritmo teso, ottimo lavoro dei protagonisti Keri Russell e Matthew Rhys, una fotografia storica scattata con intelligenza e stile.

Hannibal

8 Hannibal: un'altra serie sarebbe stata spazzata via dal confronto con il gigantesco personaggio interpretato da Anthony Hopkins. Un'altra serie sarebbe crollata sotto il peso dei propri eccessi visivi e narrativi. Invece Bryan Fuller ha avuto l'intelligenza di premere l'acceleratore fino in fondo, di seguire, anche rischiando, la propria visione, perché solo credendoci fino in fondo avrebbe funzionato. E così è stato.

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7 Person of Interest: la solida e intelligente fantascienza del semiprocedurale della CBS, in cui, grazie all'aiuto di una Macchina onniveggente, un piccolo gruppo di uomini cerca di salvare vite che altri giudicherebbero irrilevanti. La serie di Jonathan Nolan è stata in grado di rinnovare se stessa, costruire una solida mitologia interna e degli ottimi personaggi. E tutto questo imbastendo delle riflessioni su predeterminazione e libera scelta non da poco. La Macchina continua a spiarci.

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6 Sons of Anarchy: SAMCRO vive dal 2008, e continuerà a farlo fino a quest'anno, quando concluderà la sua corsa come erede ufficiale di The Shield dopo sette stagioni. Fratellanza, adrenalina, segreti e due ruote sull'asfalto, ma soprattutto la capacità di resistere ad eccessi e forzature della storia opponendo dei personaggi fortissimi e carismatici, un percorso sempre coerente e delle grandi interpretazioni.

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