Speciali: Cinque serie inglesi da recuperare
Vi suggeriamo cinque serie inglesi, la maggior parte non troppo famose, da recuperare in vista dell'estate
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Luther
Perché recuperarla? Tre stagioni, per un totale di 14 episodi, dense e dalle svolte insospettabili. I pochi episodi permettono di concentrare la qualità complessiva, la trama orizzontale sfocia in un finale di prima stagione coinvolgente e sorprendente. Idris Elba riesce a costruire un personaggio forte, ma molto imperfetto, che sbaglia, che si lascia coinvolgere oltre il dovuto, che si muove in una Londra molto diversa da quella di Sherlock, raccontata da inquadrature dal taglio unico e diverso da quello che siamo abituati a vedere in tv.
In the Flesh
Perché recuperarla? In due stagioni e nove episodi complessivi si riesce, con un approccio tutt'altro che scontato, a parlare di pregiudizio, istigazione al suicidio, omosessualità, dinamiche sociali.
Derek
Di cosa si tratta? Dramedy raccontata con lo stile del falso documentario, scritta, diretta e interpretata da Ricky Gervais. Ambientata in una casa di riposo, racconta con partecipazione emotiva la vita, e spesso la morte, degli anziani che vi abitano, attraverso la prospettiva dei lavoratori del posto. Su tutti spicca l'ingenuo Derek Noakes, che si pone nei confronti della vita con semplicità e mosso esclusivamente da sentimenti positivi, nonostante la sofferenza che lo circonda.
Perché recuperarla? Dopo una premessa del genere, dire che la serie fa molto ridere sembra un'assurdità, eppure è così. Nelle due stagioni, per dodici episodi complessivi, Gervais riesce a passare agilmente dalle risate alle lacrime, ad alternare momenti di ilarità surreali all'inevitabile sofferenza di un luogo dove la morte è il sottofondo costante.
Inside N. 9
Di cosa si tratta? Di questo avevamo già parlato qui. Si tratta di una miniserie britannica formata da sei episodi autoconclusivi, tutti accomunati dall'essere ambientati in un luogo molto ristretto (addirittura un armadio), contrassegnato dal numero 9. Dietro al progetto i nomi di Reece Shearsmith e Steve Pemberton, creatori di Psychoville. Nel cast anche Gemma Arterton e, direttamente da Game of Thrones, Oona Chaplin e Conleth Hill.
Perché recuperarla? Humour britannico a palate, nerissimo e cattivissimo. Si spazia dal tradimento all'orrore puro, con citazioni stilistiche che vanno da Stanlio e Ollio a Buster Keaton, da Hitchcok a Il brivido dell'imprevisto. Il tutto per distruggere sistematicamente le maschere e i ruoli sociali.
Vicious
Di cosa si tratta? Comedy multicamera trasmessa da ITV per appena sei episodi, più uno speciale natalizio. I protagonisti sono due anziani omosessuali, interpretati da Ian McKellen e Derek Jakobi, che convivono da quasi cinquant'anni. Nel loro appartamento si incontrano vari personaggi, come la svampita Penelope (Marcia Warren), l'amica Violet (Frances de la Tour, vista nella saga di Harry Potter) e il giovane Ash (Iwan Rheon, che tutti ricorderanno per Misfits e Game of Thrones).
Perché recuperarla? È una comedy spiazzante nel suo essere quasi fuori dal tempo. Gli ambienti sono ristrettissimi, la gestione della storia, delle battute e dei personaggi è quasi anni '80, ma è tutto voluto, e anche interessante a modo suo. Ian McKellen crea un personaggio meraviglioso, e Jakobi non è da meno. Nel lungo termine potrebbe stancare presto, ma visti i pochissimi episodi di cui è composta, non dovrebbe essere un problema.