Penny Dreadful 1x07 "Possession": la recensione

A una settimana dal finale, ennesimo episodio eccezionale per Penny Dreadful

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Spoiler Alert
No more let life divide what death can join together

E infine si trovarono uniti, quattro tra i più improbabili compagni di sventura, intorno al letto di morte di Vanessa Ives. E ognuno di loro, nella lunga veglia che ci viene raccontata nell'ultimo episodio di Penny Dreadful, è come se rappresentasse una candela che, a modo suo, lotta per tenere viva la luce della donna posseduta. Quando manca un solo episodio al termine della prima, surreale stagione della serie di John Logan, qualcosa avviene, qualcosa che pur non raccontando assolutamente nulla di nuovo, pur congelandosi per la seconda volta su ritmi narrativi quasi impensabili per qualunque altra serie, figuriamoci per una di solo otto episodi, ci conquista pienamente. Possession è l'ennesimo episodio magnifico di una serie incantevole.

Procede a ondate ora più forti ora più deboli la narrazione di Penny Dreadful. Ampie parentesi si incagliano nella storia e non le permettono di andare avanti, la trascinano ora in angoscianti e terribili flashback (Resurrection, Closer than Sisters) ora in onirici e surreali luoghi della mente, lontano da tutto e da tutti. Eppure è in queste parentesi che la serie di Showtime trova vigore, forza e ragion d'essere al di là delle notissime storie che la compongono. Attraverso il tentativo di salvare Vanessa dalle forze oscure viene consolidato il gruppo, viene gettata nuova luce sui protagonisti, la mitologia interna (ancora inesplicabile) assume maggior vigore, e cresce la tensione in vista del finale di stagione.

Bellezza e morte, morte e bellezza. Alla fine sempre a questi due concetti – non è un caso che la prima frase dell'episodio, pronunciata da Vanessa, li nomina espressamente e li sovrappone – si ritorna, non tanto attraverso la sostanza, ma la forma. Nell'impossibilità, e nella volontà, di non allontanarsi troppo dal canone originale delle creature sovrannaturali della storia, Penny Dreadful infatti gioca sul non visto, cela ciò che è superfluo (ancora non è stato nominato Dracula e non abbiamo visto cosa Dorian Gray nasconde sotto il telone), lavora negli spazi d'ombra. Nessun'altra serie, compreso il bellissimo True Detective, che rimane comunque la migliore novità della stagione, si permetterebbe al penultimo episodio di bloccare tutto per realizzare un episodio claustrofobico e statico, incentrato sullo schema dialogo-scena horror con poche varianti fino alla conclusione. Penny Dreadful - a differenza di altri show che in queste circostanze girano irrimediabilmente a vuoto - lo fa con intelligenza, con la solita scrittura colta, con ottime interpretazioni, con un sincero senso di orrore crescente, con un vero approfondimento. Se Logan ha ritenuto di piazzare un episodio del genere ora, non lo ha fatto per strappare qualche minuto alla storia, ma perché, a prescindere dal fatto che lo si possa trovare noioso o lento, quello che vediamo ci serve, e si integra, per forma e contenuto, con quello che abbiamo visto finora.

Il superfluo, ancora una volta, è tagliato fuori. La povera Brona è costretta a cavarsela da sola, nonostante le parole di Chandler dello scorso episodio, e la stessa creatura di Frankenstein dovrà – simbolicamente e concretamente – attendere all'esterno che tutto sia compiuto, prima di ritornare nella vicenda. I protagonisti intanto ne escono tutti rinforzati. Malcolm confessa a se stesso di essere un uomo spezzato e sofferente, Frankenstein si mette in gioco in altri campi oltre alla scienza, Sembene pronuncia alcune frasi di senso compiuto (è già qualcosa) e Chandler, dopo il one-woman-show di Vanessa Ives/Eva Green, si ritaglia un momento di grande impatto emotivo nel finale.

Nell'attimo in cui il ciondolo di San Giuda, patrono delle cause perse, entra nella situazione per risolvere tutto (con un espediente narrativo che ci aspettiamo di veder chiarito quando conosceremo la storia di Chandler), una parte del groviglio di misteri si scioglie. Vanessa, in un finale che richiama quello della scorsa puntata, ancora una volta sorprende con la sua presenza Malcolm, e gli rivela dove si trova Mina (al Grand guignol?). Con la consapevolezza che potrebbe accadere davvero di tutto, aspettiamo la conclusione della prima annata della serie.

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