Halt and Catch Fire 1x01 "Pilot": la recensione
Incisivo e equilibrato, Halt and Catch Fire racconta bene l'inizio della rivoluzione informatica
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Ad ogni nuovo arrivato nella programmazione della AMC, si ripropongono puntualmente le stesse riflessioni. Sarà il nuovo Mad Men? Riuscirà il network a rimpiazzare il vuoto emotivo e non solo lasciato dalla fine di Breaking Bad? The Walking Dead è una macchina da ascolti perfetta, ma basta a trascinare la programmazione di un intero network? Pochi mesi fa il debutto di Turn, ora è il turno di Halt and Catch Fire. Le risposte non arrivano, ma i segnali sono tutti confortanti. La serie ideata da Christopher Cantwell e Christopher C. Rogers convince con un esordio forse non scoppiettante, ma incisivo e equilibrato, ben scritto e ben diretto. Una boccata d'aria fresca per un period drama che si avventura in territori raramente esplorati dalla televisione.
Il tema del rapporto tra comunicazione e informatizzazione è strettamente connesso tanto alla forma quanto al contenuto dello show trasmesso dalla AMC e rilasciato precedentemente su Tumblr, prima serie della storia ad essere veicolata tramite un social medium. Per il resto si tratta di un drama dai contenuti densi e tutt'altro che accessibili ad un pubblico generalista, un pilot che muove a partire da considerazioni sulla possibile evoluzione dell'informatica da quel momento a dieci anni in avanti e che prosegue accumulando conversazioni serrate e dialoghi ricchi di tecnicismi sul tema che si va a raccontare. Da questo punto di vista la serie si può forse considerare come la faccia più seria di quel Silicon Valley in onda sulla HBO nelle ultime settimane. Ne condivide non soltanto la passione per il tema che emerge al di là della necessaria comprensione dello spettatore medio, ma anche quel ritratto egocentrico e personalistico dei protagonisti (un concetto che emerge bene nella citazione "Computers aren't the thing. They're the thing that get us to the thing").
La filosofia alla base di Halt and Catch Fire sembra a questo punto essere nella definizione che troviamo all'inizio dell'episodio, e nell'incipit dell'articolo. Un significato che non si riferisce solo al titolo della serie, ma che si estende a quell'approccio personalistico che dicevamo prima. La rivoluzione informatica come cardine, ma non come obiettivo. Un semplice mezzo per emergere nel clima di competizione, dalle conseguenze inattese, difficile da controllare, potenzialmente distruttiva.