Agents of S.H.I.E.L.D. 1x18 "Providence": la recensione
Agents of S.H.I.E.L.D. si avvia verso il finale di stagione con un episodio di transizione
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Ormai si gioca a carte scoperte. Centipede, e con esso la famosa donna col vestito a fiori, confluiscono pienamente nei piani di Garrett e degli altri leader dell'organizzazione terroristica. Scopriamo come la stessa Raina avesse creduto alla storia dei poteri mentali del Chiaroveggente, mentre la possibilità che Ward stia facendo il triplo gioco viene meno e Garrett raccoglie i pezzi della propria organizzazione per sferrare il nuovo attacco che ci accompagnerà fino alla fine della stagione. Per farlo deve introdursi al "Frigo", una delle tante basi dello S.H.I.E.L.D., e una delle poche messe in sicurezza dopo lo scontro.
Il gruppo intanto fa gioco di squadra, ma si trova di fronte a varie difficoltà impreviste. Se Fitz sembra geloso del rapporto instauratosi tra Simmons e l'agente Triplett (B.J. Britt), Melinda sembra aver perso buona parte dell'ascendente che aveva su Coulson e quindi, di riflesso, su tutta la squadra. Appare sempre più legata alla causa invece Skye, che rappresenta chiaramente la chiave per lo sviluppo e il reinserimento del personaggio di Ward: forse in un modo non troppo originale, ma comunque efficace, è la sua unica debolezza. Perché sembra evidente che Ward non stia facendo il triplo gioco per Coulson (troppe persone sono morte per causa sua) ma che in effetti si tratti di un vero agente dell'Hydra. È grazie a lui se Garrett e gli altri entrano in possesso delle armi al Frigo e soprattutto del preziosissimo Gravitonium, che era stato introdotto nella storia nel lontano The Asset.