Mio nonno ci seppellirà tutti: la lunga e prosperosa vita della CBS (prima parte)
Questa storia potremmo chiamarla “Chi l’avrebbe detto?”, “l’apparenza inganna” o “vecchio a chi?”. La protagonista è la CBS
La CBS (Columbia Broadcasting System) nasce nel 1927 come emittente radiofonica. Si impone definitivamente nel corso della seconda guerra mondiale, quando mette in campo una copertura costante e giornaliera del conflitto globale attraverso news e aggiornamenti costanti, una specie di CNN ante litteram. La CBS diventa quindi nota per l’integrità delle sue inchieste giornalistiche e lancia il primo programma di news trasmesso contemporaneamente su tutte e due le coste del continente americano, ovvero il Douglas Edwards with the News, poi diventato il CBS Evening News. È uno dei programmi più seguiti della televisione e consacra giornalisti come Edward R. Murray, tornato alle cronache negli anni scorsi per Good Night and Good Luck, il film di George Clooney che racconta le vicende legate al programma di Murray See It Now (sempre trasmesso dalla CBS) in pieno maccartismo.
Archiviati positivamente anche gli anni ’60 (Mission: Impossible, Perry Mason), la CBS si conferma sovrana del mondo seriale per tutti gli anni ’70 grazie a due nuovi grandi capolavori: The Mary Tyler Moore Show e M*A*S*H. Il primo, creato da Mary Tyler Moore, è il primo show americano incentrato su una donna single in carriera e ambientato sul luogo lavorativo. Sarà il modello di un’intera generazione (non solo di autrici, ma di prodotti tv) nonché uno dei programmi più apprezzati e acclamati della storia della tv. M*A*S*H non ha bisogno di presentazioni, adattamento del film di Robert Altman ambientato in un ospedale mobile durante la guerra del Vietnam. La serie resterà un unicum nella storia della televisione per merito della sua capacità di ibridare sapientemente la vena comedy e quella drama in un’ambientazione cruda e violenta come quella della guerra in Vietnam. La particolarità e il coraggio di entrambi questi prodotti viene premiato da un successo non solo di critica, ma anche di pubblico (davanti al finale di M*A*S*H si sono sintonizzati 105.9 milioni di spettatori), che porta le serie a una lunga vita (per The Mary Tyler Moore Show si parla di sette stagioni e per M*A*S*H invece undici) e a essere elette nella rosa dei migliori show televisivi mai prodotti.