Girls 3x07 "Beach House": la recensione

Il miglior episodio della stagione per Girls

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Ad un certo punto, nel corso di quello che è forse il miglior episodio della stagione di Girls, viene citato Spring Breakers. Coincidenza – o forse no – particolare, anche noi avevamo citato il film di Harmony Korine proprio nella recensione della doppia premiere di quest'anno. È una casualità, ma non è nemmeno un evento così sconcertante, muovendosi lo show di Lena Dunham esattamente dalla stessa matrice che animava quel prodotto. La serie della HBO esaspera spesso i toni nella rappresentazione della superficialità più banale, dell'apparenza che diventa concreta nell'attimo in cui così tanto è facile ritrovarsi in essa. Nei suoi momenti più bui la serie ha finito per arrovellarsi troppo su questo concetto, privandosi di ulteriori spunti e rimarcando l'ovvio, ma non è questo il caso. Beach House è un ottimo episodio.

Il cambio di location fa bene alla serie e alle sue protagonisti. La stessa sigla, forse per la prima volta, è diversa dal solito. Non più uno sfondo colorato, ma quello di una bella casa al mare, dove Marnie si ritrova con Hannah, Shosh e Jessa, dando vita ad un weekend di divertimenti e complicazioni varie. Funziona molto bene Girls quando riesce a mettere in scena relazioni sincere, che non vanno lette doppiamente (dove finisce Lena Dunham e dove inizia Hannah Horvath?), ma che possiamo prendere per quello che sono: rappresentazioni di normali fasi dell'amicizia. E quindi comportamenti sbagliati, piccoli tradimenti, frasi urlate senza pensare e riconciliazioni molto semplici e immediate.

Nel contesto della puntata si scoprono molti altarini. Il rapporto tra Marnie e Hannah, che quotidianamente fanno esperienza di sopportazione l'una dell'altra, si incrina quando la seconda invita Elija alla casa al mare. È l'inizio, prima silenzioso, poi sussurrato, infine urlato, di una serie di situazioni che culmineranno in uno scontro a quattro in cui una Shoshanna un po' brilla sbrocca con le altre, mentre insospettabilmente Jessa assume il ruolo più pacato. Da un balletto improvvisato e un po' triste nella rappresentazione (che forse avrebbe dovuto essere mostrata dalla Dunham con una regia più distaccata), alle solite frasi falsamente altisonanti (Hannah pensa che potrebbe essere uno dei weekend più importanti di sempre) ad una bella scena di riconciliazione nel finale. Sedute su un muretto, silenziose, perché nell'amicizia, che rimane pur sempre uno dei cardini della serie, non c'è bisogno di parlare, le quattro ragazze fanno pace, ricollegandosi idealmente al bel prologo nel quale Marnie sistemava con cura i bigliettini per assegnare i letti alle amiche.

Una bella puntata, che fa rima con la precedente, che costruisce, oltre alla solita critica – ormai un po' troppo già vista – anche delle belle relazioni tra le protagoniste, gettandosi in un futuro ancora troppo imprevedibile.

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