Banshee 2x05 "The Truth About Unicorns": la recensione
Banshee arriva a metà stagione con un ottimo episodio di transizione, ben diretto e montato
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Con un prologo gemello a quello della puntata precedente, assistiamo ancora una volta all'uscita di prigione di Carrie. Stavolta non è un sogno, ma la realtà. Consapevolmente rimarcata sui movimenti della settimana scorsa, anche per accentuarne il parallelismo, la scena si differenzia per l'esito. Non il marito di Carrie ad attenderla, ma Hood, pronto a riaccompagnarla a casa (ma quale casa?), non prima di aver fatto una lunga deviazione verso il passato. Lo stesso passato dal quale riemergerà Rabbit, tutt'altro che arrendevole, deciso a eliminare i due.
È evidente l'escalation costruita nell'arco dell'episodio. Una minaccia silenziosa, forse una macchina che segue i due, forse un sicario. Si giungerà quindi all'esplosione finale, che si svela attraverso almeno due momenti inaspettati, e che viene accentuata da una messa in scena curatissima, che gioca per tutto l'episodio con anticipazioni nel montaggio, che dopo il primo sparo si ritrae a inquadrare l'intera scena dall'alto, che racchiude tutta una situazione in una singola, bellissima inquadratura su un campo di grano. Da non sottovalutare anche il lavoro sulla colonna sonora, che si integra perfettamente con le scene, soprattutto nel finale, scandendo il ritorno verso casa.