Agents of S.H.I.E.L.D. 1x07 "The Hub": la recensione
Episodio incentrato su Fitz e Ward, divertente e scorrevole come al solito
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Ancora stand alone episode, ancora una volta occasione per approfondire un personaggio. Salta definitivamente quella contrapposizione tra personaggi di prima e seconda fascia che si era vista nei primi episodi. Dopo la puntata incentrata su Simmons, adesso è il turno di Fitz (chissà tra quanto arriverà il turno di May), che parte in missione con Ward. Il duo funziona nella ovvia contrapposizione di fisico e indole, rimarcata ad ogni scena, ribaltata dove possibile, con Fitz che si scopre più duro e coraggioso di quanto appare e con Ward che non è quell'uomo tutto d'un pezzo che vuole far credere di essere.
Continua a mancare la trama orizzontale. Certo, per l'ennesima volta (una di troppo, decisamente) ci viene ricordato che Tahiti è un "posto magico", e certamente ci sono dei segreti nel passato di Skye che prima o poi entreranno prepotentemente nella storia. Non manca inoltre un riferimento, di sfuggita, a Vedova Nera e Occhio di Falco, gli unici membri degli Avengers che a questo punto ancora non erano stati nominati. Ma tutto sommato, per ora va bene così. Come dice Coulson: "trust the system".