James Spader parla di The Blacklist e The Office
L'attore racconta perché ha cambiato look per il nuovo serial e i motivi che l'hanno convinto a ritornare in The Office
Spader, che nello show è un ex agente del governo trasformatosi in genio del crimine, ha raccontato durante la presentazione alla stampa dello show: “Non importa quale ruolo stanno interpretando, gli attori sono sempre gravati da tutto quello che hanno fatto prima di allora, e ho pensato che sarebbe stato bello togliermi il cappello e apparire come una persona completamente diversa”.
La sequenza è inoltre molto importante all'interno del pilot per spiegare la personalità del personaggio che appare nelle foto segnaletiche con i capelli lunghi: “Rispecchia il modo in cui ha vissuto nei venti anni precedenti, spostandosi da un luogo all'altro", ha spiegato l'interprete di Raymond "Red" Reddington, sottolineando che il suo aspetto e l'abbigliamento lo aiutano a mimetizzarsi, a risparmiare tempo e a passare inosservato.
In The Blacklist il protagonista, una volta catturato, promette all'FBI di rivelare il nascondiglio di un temibile terrorista ritenuto morto, ma per farlo pone la condizione di poter incontrare una profiler (Megan Boone), appena uscita da Quantico.
James Spader ha inoltre spiegato perché ha accettato di apparire nell'episodio finale di The Office. L'attore aveva appena concluso uno spettacolo teatrale a New York e aveva bisogno di guadagnare un po' di soldi e, in più, gli era appena stata offerta una parte nel film Lincoln che prevedeva un impegno di otto mesi ma poche entrate. Quando i produttori lo hanno chiamato per chiedere la sua disponibilità, Spader ha immediatamente accettato con l'unica richiesta di poter essere libero per l'autunno. Questa sua situazione l'ha portato a sentirsi quasi un visitatore nello show, aspetto che gli andava perfettamente bene.