The Americans 1x01 "Pilot": la recensione
Guerra Fredda e controspionaggio nel riuscito pilot della nuova serie targata FX...
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
A dominare per tutta la durata del lungo pilot di The Americans è il costante rapporto tra identità e ambientazione. Schermo nero. Una musica. Un luogo e una data. Washington 1981. È in questo modo che lo show decide di presentarsi ed è a questo tipo di narrazione, finalizzata a creare un ambiente familiare e riconoscibile anche per chi non lo ha vissuto, che gran parte della puntata è dedicata. FX sa bene infatti che la funzione di un pilot non è quella di spiegare dettagliatamente il corso che la storia prenderà in futuro, ma quello di introdurre ai ritmi, ai personaggi e, soprattutto in questo caso, alle ambientazioni della serie. E in questo senso The Americans funziona benissimo.
Il 1981 apre un decennio che sembra avere fretta di scappare e di distanziarsi da quello che l'ha preceduto. La corsa a due alla conquista dello spazio non è più il presente ma qualcosa da celebrare insieme ai suoi protagonisti, il linguaggio musicale è cambiato, con la rabbia degli anni '70 che lascia il posto ad un rock più rassicurante, l'insediamento alla Presidenza di Ronald Reagan dà l'avvio della fase finale della Guerra Fredda. The Americans è tutto questo visto dallo scomodo punto di vista di due spie del KGB infiltrate sul suolo americano. Ecco quindi la vicenda di Philip e Elizabeth Jennings (Matthew Rhys e Keri Russell), padre e madre di famiglia, vittime e complici del conflitto internazionale.
Proprio questo personaggio rappresenta il tramite con il periodo dell'addestramento dei due al KGB e la loro preparazione alla missione negli States. Ancora una volta una questione di ambientazione: un pò meno riuscita nella misura in cui in Unione Sovietica sentiamo parlare solo in inglese, ma decisamente coinvolgente nella costruzione di una scena in particolare che, pur non mostrando quasi nulla, possiede una crudezza e un livello di violenza psicologica da far impallidire tutto il gore delle prime due puntate di The Following.
Dopo un'ora trascorsa nel mondo e nella mente dei coniugi Jennings, accompagnati dalle note, tra gli altri, di Phil Collins, Fleetwood Mac e Quarterflash, lo show decide di irrompere gettando le basi per il proseguimento della stagione: l'ufficio del controspionaggio dell'FBI riceve maggiori poteri per smantellare la cellula sovietica negli USA. L'era reaganiana ha inizio, The Americans ha inizio.