Mockingbird Lane: la recensione del pilot
Recensiamo il pilot di Mockingbird Lane, episodio speciale della serie di Bryan Fuller trasmesso negli USA come pilot / evento...
Non capita spesso che un network decida di trasmettere il pilot di una serie che non ha ordinato (c'è la possibilità che vengano realizzati nuovi episodi l'anno prossimo, ma è piuttosto remota). In questo caso, oltre che per recuperare almeno parte dei 10 milioni investiti nella sua realizzazione, la NBC sembra voler rendere merito a Fuller per il lavoro fatto, e nel contempo testare la reazione del pubblico a un prodotto decisamente fuori dagli schemi eppure adattissimo al periodo Halloweeniano. Il pilot di Mockingbird Lane, effettivamente, funziona molto bene come tv-movie (e per questo sarebbe dovuto durare almeno il doppio) mentre probabilmente una intera serie tv su queste premesse potrebbe essere davvero rischiosa. Non si tratta infatti di un prodotto per bambini, e tuttavia il protagonista vero e proprio della puntata è il piccolo Eddie Munster. Non si tratta di una serie horror, eppure non si sprecano morti e sangue. Non è nemmeno una comedy, eppure qualche risata la strappa (impagabile di Cheyenne Jackson "a cena" con i Munster). Gli effetti speciali sono moltissimi, e in gran parte realistici; le scenografie sono ricche e sontuose, i costumi raffinati e ben realizzati, il cast convince (in particolare il piccolo protagonista Mason Cook e il fantastico Eddie Izzard, che interpreta l'esuberante Nonno Munster) così come la regia di Bryan Singer, in grado di assecondare il gusto estetico molto particolare di Fuller, che si riconosce sempre (geniale l'ombra della mano di Nonno Munster che suona il campanello dei vicini). Eppure, l'impressione è che tutto questo non sia in grado di andare in televisione, o meglio che la televisione non sia abbastanza per tutto questo.
La storia è quella di una famiglia di mostri che, quando il figlio più piccolo semina il panico al campeggio dei boyscout trasformandosi (inconsapevolmente) in un lupo mannaro, decide di trasferirsi in una nuova città, andando a vivere nella casa maledetta al 1313 di Mockingbird Lane. E' l'occasione, per tutti, di cominciare una nuova vita, e così mentre papà Herman (un convincente Jerry O'Connell) si rende conto di aver bisogno di un cuore nuovo (lo cambia spesso, tanto che ha una cerniera lampo sul petto), la sua sposa vampira Lily (una Portia de Rossi che probabilmente avrebbe dato il meglio di sè negli episodi successivi) cerca di diventare vegetariana, il vampiro nonno Munster (Eddie Izzard) fa conoscenza con i vicini assieme all'unico membro "normale" della famiglia, Marilyn (Charity Wakefield), e nel frattempo assembla un cuore meccanico per Herman (che invece ne vuole uno vero, e punta a quello del caposcout locale Steve, ovvero Cheyenne Jackson).