Girls: tutto quello che dovete sapere sulla nuova comedy HBO

L'erede di Sex and the City? Scritta e diretta da Lena Dunham, prodotta da Judd Apatow, Girls è la nuova serie femminile HBO, in partenza domenica...

Condividi

Lena Dunham, 26 anni, un film indipendente alle spalle, ha creato la comedy di cui probabilmente sentirete parlare più spesso nelle prossime settimane: si chiama Girls e partirà domenica sera sul canale via cavo HBO.

Grande fan di Louis C.K., Lena Dunham è stata affiancata nella produzione da Judd Apatow (Bridesmaids, Funny or Die, Superbad, Knocked Up, 40 anni Vergine, e così via): mentore e ala protettrice, le ha dato alcuni input essenziali per la riuscita finale del prodotto, seguendo le riprese di tutti gli episodi, leggendo tutti gli script e aiutando nel casting. “Devi tagliare 2 minuti tra un dialogo e l'altro”, le ha detto. “Aveva ragione”, conferma lei.

[caption id="attachment_51887" align="aligncenter" width="552" caption="Jemima Kirke, Zosia Mamet, Allison Williams e Lena Dunham fotografate dal New York Magazine"]HBO - Girls[/caption]

La serie giunge in un momento perfetto per la rete: dopo le cancellazioni di fine 2011 e la fine inaspettata di Luck, la HBO è pronta ad accogliere a braccia aperte una comedy in grado di catturare sia l'amore della critica (già in fase di adorazione), che l'attenzione del pubblico, in particolar modo quello femminile. Tra Enlightened, Girls e Veep sembra di essere sulla rivale Showtime, dove le serie con protagoniste femminili l'hanno fatta da padrone per anni. E d'altronde, titolava Salon a settembre, questa è la stagione della vagina.

Ora, dopo l'entusiasmo con cui è stata accolta al SXSW (dove nel 2010 Lena Dunham aveva presentato Tiny Furniture) e una massiccia campagna pubblicitaria, Girls è pronta a sbarcare sul piccolo schermo, habitat in cui si farà spazio per le prossime 10 settimane, accompagnata per mano dall'altra serie del momento, Game of Thrones.

Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo, dalla scelta del titolo al motivo per cui Lena Dunham appare così spesso nuda, passando per gli inevitabili paragoni con Sex and the City:

  • Girls - InstagramIl pilot della serie è stato ordinato a metà settembre del 2010; l'ordine per la produzione della prima stagione, invece, è arrivato a gennaio 2011.

  • Lena Dunham ha co-sceneggiato tutti i 10 episodi che compongono la prima stagione; è l'attrice protagonista nei panni di Hannah; ha diretto 5 episodi. Ad affiancarla nel ruolo di showrunner Jenni Konner.

  • La serie è nata dopo un incontro tra la HBO e Lena Dunham: nessuna idea specifica, se non quella di ciò che lei avrebbe davvero voluto vedere in televisione. La rete si è dimostrata da subito entusiasta e il progetto è decollato dopo il coinvolgimento di Judd Apatow.

  • Lena ha sempre scritto, sin da ragazza. All'età di 19 anni ha realizzato il suo primo corto, a 23 anni il primo film, Creative Nonfiction, mentre nel 2010 è la volta di Tiny Furniture: girato con 45.000 dollari principalmente nel loft della sua famiglia a Tribeca, New York, il film vede la partecipazione della sorella e della madre nei panni di se stesse. Ha vinto svariati premi ed è stato recentemente pubblicato in DVD dalla Criterion Collection. Manhattan di Woody Allen è stato un punto di riferimento per la pellicola.

  • Lena ama la TV. Tra le sue serie preferite, in passato: FriendsMy So-Called LifeFreaks And GeeksUndeclared (queste ultime sono due serie a cui ha lavorato Judd Apatow). Più recentemente ha trovato ispirazione in Louie — a Halloween si è travestita da Louis C.K. — e nel personaggio interpretato da Claire Danes in Homeland. Anche New Girl le ha offerto qualche spunto. Guarda Grey's Anatomy, ma ha dovuto smettere durante la produzione di Girls per non essere troppo influenzata dagli “inquietanti” voice-over di Meredith.

Girls - HBO
  • La serie è ambientata a New York e la HBO si è offerta di pagare per dei set ampi e costosi, ma Lena ha preferito girare in piccoli e modesti appartamenti.

  • La serie è l'erede di Sex and the City? Un clone? Le somiglia? Non proprio, ma, dichiarano Lena Dunham e Jenni Konner, “a volte quando siamo stanche e ci chiedono com'è la serie diciamo che è tipo Sex and the City, con scene di sesso più imbarazzanti e parti della città più strane”.

  • Perché il titolo Girls? Inizialmente la serie era etichetta come “progetto senza titolo di Lena Dunham” e quando è arrivato il momento di scegliere un titolo sono state prese in considerazione diverse alternative: Ordinary Girls, Girls Like Us, Modern Girls, ecc. Alla fine Judd Apatow ha convinto tutti che non c'era bisogno di nient'altro che Girls.

  • Nel corso della prima stagione vedremo Hannah (Lena Dunham) nuda molto spesso: perché? “Non lo so”, dice Lena, “vorrei davvero capirlo! Non è stato neanche per necessità, semplicemente mi ritrovavo nuda tutto il tempo! [...] La cosa ha una sorta di intento politico. So che farà schifo a qualcuno, qualcuno che non vuole vedere corpi come il mio o come il loro. [...] Non è un vaffanc***, ma un modo di prendere possesso di questo tipo di corpi, di non metterli a tacere”.

  • Le altre tre attrici protagoniste sono Allison Williams (che interpreta Marnie, ambiziosa, ma rigida); Jemmina Kirke (Jessa, avventurosa); Zosia Mamet (Shoshanna, ingenua e ottimista). Dove le abbiamo già viste? Zosia Mamet ha partecipato a United States of Tara, Parenthood e Mad Men; mentre Jemmina Kirke era nel cast di Tiny Furniture e si definisce più un'artista (pittrice), che un'attrice, motivo per cui è stato molto difficile convincerla a partecipare alla serie. Anche Alex Karpovsky, che nella serie interpreta Ray, era nel cast di Tiny Furniture.

Qui di seguito, il trailer esteso della serie:

[embed]http://www.youtube.com/watch?v=HhQ-d999jWQ[/embed]

Girls andrà in onda da domenica sulla HBO. Per la prima stagione sono previsti 10 episodi. Il primo episodio verrà reso disponibile online sul sito ufficiale della rete e su YouTube il giorno dopo la messa in onda.

Fonti: New York Magazine, The AV Club, HitFix, The Atlantic, Time, Interview Magazine

Continua a leggere su BadTaste