Sesso, violenza e stupri in Game of Thrones
Al centro della polemica l'atteggiamento degli autori della serie di HBO nei confronti delle scene di violenza presenti nei libri di George Martin...
Jace Lacob, giornalista di The Daily Beast, affronta la spinosa questione in un lungo articolo, ponendo l'attenzione sulla diversa attitudine della serie nei confronti di tre elementi ben presenti nei libri di George Martin da cui la serie è tratta: il sesso, la violenza e lo stupro.
Sgozzamenti, sbudellamenti e orge possono andare bene, ma uno stupro no.
Al centro della polemica c'è soprattutto l'ultimo episodio andato in onda domenica sera, l'ottavo, sceneggiato dallo stesso George Martin: i Dothraki invadono un villaggio e nel romanzo di Martin stuprano alcune donne davanti agli occhi di Daenerys, che decide di porre fine al loro comportamento. Tutto ciò non accade nella serie, in cui, invece, lo stupro è una minaccia vagamente accennata.
Ma la scelta si inserisce nella lista di decisioni di adattamento prese per meglio rispecchiare le esigenze televisive: il personaggio di Daenerys, per esempio, nel romanzo ha 13 anni, nella serie 16.
E George Martin stesso ci tiene a precisare che le scene di violenza presenti nella serie vanno contestualizzate nella società descritta (una società di tipo medievale) e che la condizione femminile e lo stupro sono concetti che in questo tipo di società venivano affrontati diversamente da quanto accade oggi.
Game of Thrones è tratta dalla saga Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George Martin.
Scritta da David Benioff e D.B. Weiss, con l’attiva collaborazione dello stesso Martin (ex sceneggiatore, ha scritto la serie della Bella e la Bestia), si concluderà domenica prossima su HBO.
La serie è stata rinnovata per una seconda stagione che andrà in onda nel 2012.
Fonte: The Daily Beast