Venezia 70: Joe, la recensione

Nonostante un grande Nicolas Cage, di nuovo David Gordon Green non riesce ad azzeccare il film: Joe, in Concorso al Festival di Venezia...

Critico e giornalista cinematografico


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Joe

Sembra non riuscire più a trovare la sua strada David Gordon Green. Da qualche anno oscilla di progetto in progetto senza centrare il tono migliore. Lo spaventapassere, Prince Avalanche e ora Joe sono tutti generi e soprattutto tipologie di film differenti che non riescono a centrare l'obiettivo. In quest'ultimo il regista ha anche l'aggravante di aver avuto a disposizione un Nicolas Cage in gran forma, e quando Nic indossa il parrucchino giusto o è in forma non è ce n'è per nessuno.

Invece Joe è un film molto stanco, a tratti prevedibile, che potrebbe stupire con i dettagli o convincere con i gesti ma non lo fa. In fondo che importa dove la trama vada a parare? Lo sappiamo a cosa aspiri un uomo derelitto quando incontra un ragazzo disperato che gli ricorda se stesso da giovane, il bello è vedere la maniera nella quale questo sentimento si fa strada dentro di lui oppure ciò che lo porta a fare o ancora cosa cambi, come cioè influisca sulle sue priorità.

In Joe non c'è nulla di tutto ciò ma la cronaca molto prevedibile dell'avvicinarsi di una tragedia che forse porterà un nuovo equilibrio.

Come un personaggio di Eastwood interpretato da Eastwood (ma più giovane), Joe è un disilluso di provincia a cui rimane solo il proprio lavoro, che ha perso tutto e non ha intenzione di recuperarlo fino a che non vede di fronte a sè la più concreta ed emotiva delle possibilità in un'altra persona. Come in Gran Torino infatti il burbero si apre a fatica di fronte al ragazzo o davanti ad una storia di riscatto come in Milion Dollar Baby. Tuttavia, come si diceva, la forza che penetra la scorza di Joe non si vede, il lento scalfire la parete di cattiveria e dura granite non è percepibile ma avviene di colpo, giustificata e lasciata passare da qualche battuta e due risate, non rispettata, calcolata e misurata come nei film di Clint.

Poteva essere molto Joe, invece è molto poco.

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