Star Trek - Into Darkness, la recensione [3]
J.J. Abrams ripete se stesso senza ripetersi davvero. Continua nel segno del miglior cinema d'avventura a raccontare la sua personale storia dell'Enterprise...
Mentre i trekker sono impegnati a segnalare (anche su queste pagine, ovviamente) tutto quello che non va con questo secondo film e trovare le parentele (o sarebbe meglio dire i ribaltamenti) tra questo episodio e la saga, il resto del pubblico se lo gode.
Già nella partenza c'è tutto. Con una panoramica che sembra uscita da Temple Run il film inizia con un furto in un tempio di una civiltà primitiva e la necessaria fuga da uomini armati di lance, fino ad un velivolo nell'acqua che assicura la salvezza. Praticamente l'inizio di I predatori dell'arca perduta.
Più ancora che in passato infatti Abrams in questo film sfrutta tutte le lezioni impartite dal cinema di Spielberg quanto a fusione di azione e avventura, realizzando in pieno lo spirito alla radice ultima di Star Trek (non i suoi temi o i suoi personaggi, ma il suo spirito: prendere lo spazio e renderlo un luogo d'avventure vecchio stampo).
Sbriciolando ai minimi termini tutte le interazioni e le dinamiche tra i vari personaggi dell'Enterprise che la serie ha coltivato in anni (ognuno ha pochissimi minuti per sè ma nessuno manca), Abrams si concentra solo su Spock e Kirk decidendo che la modernizzazione del loro rapporto passi per il bromance. Il sentimentalismo virile è l'unica chiave emotiva reale del film e anche uno dei suoi pochi motori seri, capace, nel paradosso generale, di permettersi momenti presi di peso dal cinema d'amore che altrove risulterebbero imbarazzanti, come le mani che cercano di toccarsi da due parti opposte di un vetro.
Ma c'è un altro elemento clamoroso che rende Star Trek, paradossalmente, uno dei franchise più liberi di inventare, sperimentare e osare tra quelli portati al cinema in questi anni. Il rapporto che esiste tra questi film e la serie classica, reso materiale e tangibile da un personaggio in particolare, raggiunge punte paradossali che rendono Star Trek - Into Darkness il primo film che dialoghi (nel senso stretto del termine) con la serie da cui è tratto, chiedendogli addirittura, in un delirio di metacinema, come fare a risolvere la trama!