[Berlino 2014] The Grand Budapest Hotel, la recensione
Il nuovo film di Wes Anderson è ancora una volta una fuga, con meno aspirazioni, ma con una leggerezza meravigliosa, un senso del cinema immenso e una voglia di sentire e fare racconti bellissima...
Un racconto in un racconto in un racconto.
Così inizia la nuova opera di Wes Anderson, di certo meno ambiziosa delle altre (sebbene realizzata in grandissimo stile), ma forse anche per questo spensierata e godibile come quel capolavoro di Fantastic Mr. Fox.
Gli attori compaiono di colpo facendo capolino dagli angoli, le svolte della trama giocano con gli stereotipi più beceri per farsene beffa come se si volesse prendere in giro l'animazione più che seguirla, e anche le scelte d'abbigliamento sembrano in armonia con il gusto che i cartoni hanno per il "classico", dai carcerati con uniformi a righe orizzontali bianche e nere, ai concierge tutti con la stessa divisa solo di colori diversi, fino ai cattivi con capigliature assurde e vestiti di nero intenti in un continuo grugnire (in questo è straordinario il killer molossoide di Willem Dafoe, che pare un cane).
Chi si annoia con la maniera in cui Wes Anderson realizza i suoi film, e lo accusa di non essere originale o ripetere sé stesso, non cambierà idea anche se questo film gli risponde per le rime. Dopo la fuga d'amore di Moonrise Kingdom, la fuga per la vita di Fantastic Mr. Fox arriva una fuga per soldi di un uomo che fa da padre ad un ragazzo che lavora con lui, ma volersi concentrare sull'ossessività del regista americano e individuare in essa una pigrizia o una mancanza di idee vorrebbe dire trascurare la quantità mostruosa di invenzioni che dissemina in tutto il film. Dialoghi, scene, gag e personaggi, tutto è un continuo reinventare qualcosa utilizzando un cast di comprimari, quasi tutti attori di grosso calibro (sembra la festa di compleanno di Wes Anderson, in cui invita tutti ma proprio tutti i suoi amici).
La maniera in cui questo cineasta riesce a raccontare sempre la medesima storia cambiando tutto intorno ad essa è semplicemente straordinaria.