Amazing Spider-Man 29, la recensione
Abbiamo recensito per voi Amazing Spider-Man 28, contenente il quarto capitolo di Il Complotto del Clone
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Da Madame Web al Doctor Octopus, da Rhino al Capitano Stacy, sono ora tutti di nuovo vivi grazie agli studi e alle ricerche condotti dalla New U. Come abbiamo potuto leggere nei precedenti numeri, in questo drammatico incontro-scontro Peter non è da solo: al suo fianco troviamo l’ex Ragno Rosso Kaine e Spider-Gwen, la Spider-Woman di Terra-65, per una frenetica corsa contro il tempo al fine di trovare una cura per il deterioramento cellulare dei cloni e fermare così il piano dello Sciacallo.
Uno sviluppo tensivo supportato dalla prova sempre più convincente di un Jim Cheung in grande spolvero: supportato dalle chine di John Dell e dai colori di Justin Ponsor, l’artista canadese imprime grande dinamismo a tavole espressive e ipercinetiche.
Direttamente collegata alla miniserie portante è Prowler, storia che porta sotto i riflettori Hobie Brown, o meglio un suo clone: inviato da Peter a indagare sulle attività della New U, l'originale è stato infatti ucciso dall'iterazione femminile di Electro e successivamente resuscitato dal Professor Warren. Schierato a difesa dello stesso Sciacallo e della sua azienda, Prowler ha interrotto le indagini condotte da Julia Carpenter (la nuova Madame Web) poco prima di vedere il proprio corpo stravolto dal processo di deterioramento cellulare. Ancora poche ore prima di morire nuovamente: l’unica speranza è raggiungere quanto prima la New U e assumere le pillole che bloccano la degenerazione.
Proiettata nel recente passato narrativo della Marvel, Spider-Woman presenta un nuovo tie-in di Civil War II, megaevento conclusosi già da un paio di mesi che ha visto la comunità supereroistica dividersi su come utilizzare i poteri di preveggenza di Ulysses. Jessica Drew è da sempre grande amica di Carol Danvers, promotrice di una visione deterministica del futuro e desiderosa di utilizzare i poteri dell’Inumano per sventare ogni minaccia.
In questo episodio, la neo-mamma Donna Ragno riceve da Capitan Marvel il compito di verificare la veridicità delle visioni, cosa che la porta ad affrontare un caravanserraglio di supercriminali davvero strambi. Suo malgrado, Jessica è dunque costretta ad abbandonare il ruolo di investigatrice privata per tornare a contatto con le macro-dinamiche dell’Universo Marvel.
Nonostante il collegamento a fatti drammatici, Visioni Inumane mantiene il tono leggero e divertente che da sempre caratterizza la gestione di Dennis Hopeless. Ai disegni troviamo il titolare Javier Rodriguez (schizzi) affiancato da Veronica Fish (matite). La prova dei due si integra alla perfezione, non snaturando lo stile della serie. Come sempre, colpisce lo storytelling originale e fantasioso, il vero punto di forza di Spider-Woman.
Dopo aver sgominato la banda della Gatta Nera lavorando sotto copertura per lo S.H.I.E.L.D., Silk torna alla routine fatta di problemi sentimentali (con il suo ex fidanzato Hector), lavorativi e supereroistici (il rapporto con la sua responsabile Mimo è ai minimi storici).
La seduta dalla psicologa per cercare di rimettere in carreggiata la vita di Cindy Moon è offerta dal collaudato team creativo composto da Robbie Thompson (storia) e Tana Ford (disegni). Silk è una serie che sembra riportarci indietro nel tempo, a quando Peter lavorava come fotografo freelance per il Daily Bugle, viveva amori scalmanati e le sue peripezie offrivano una prospettiva scanzonata e spesso esilarante del mondo dei supereroi.