Champions 1, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo numero di Champions, la nuova serie di Mark Waid e Humberto Ramos
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Lo sceneggiatore Mark Waid, già visto all'opera sui Nuovissimi Avengers, è l’artefice della serie targata Marvel NOW! intitolata Champions. Elemento portante e trainante del gruppo di eroi protagonista - che richiama nel nome i Campioni degli anni '70 - è Kamala Khan, alias Ms. Marvel, alla quale si aggregano Miles Morales (Spider-Man) e Sam Alexander (Nova).
Di fronte all’ennesimo episodio di questo tipo - lo scontro con la Squadra di Demolizione - Ms. Marvel esplode e decide di uscire dal gruppo. La componente giovane, a questo punto, si interroga sul da farsi e su come tornare alla dimensione primigenia del loro ruolo: aiutare la gente. Catalizzatori di un malessere generale, Kamala, Spider-Man e Nova partono alla ricerca di altri alleati disillusi quanto loro e pronti a rimettersi in gioco.
I disegni sono affidati a Humberto Ramos, artista il cui stile, debitore della scuola giapponese, risulta essere appropriato al mood di questo spillato. Le sequenze dinamiche, ipercinetiche e accattivanti del fumettista messicano imprimono quel taglio fresco e immediato che ben si addice a una storia del genere. Buono il lavoro ai colori di Edgar Delgado, che per i flashback utilizza una colorazione pastello in contrasto con quella vivace scelta per il presente.
L'esordio italiano dei Champions propone dunque una storia solida e costruita con i giusti presupposti, sorretta da una componente artistica funzionale e affascinante. Il modo migliore per battezzare una nuova serie Marvel dopo il mezzo passo falso di Civil War II.
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