Orfani - Sam 2: Stella Cadente, la recensione
Abbiamo recensito per voi Stella Cadente, nuovo capitolo dell'ultima stagione di Orfani
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Chi ama tutto ciò ne farà una vera e propria scorpacciata in Stella Cadente, in cui brilla, è il caso di dirlo, la figura del Ringo “2.0”, una copia genetica dell'ex Pistolero. Michele Monteleone e Recchioni sembrano divertirsi un sacco con questa versione dark del personaggio, estremamente brillante nel temperamento e nei dialoghi, che rimanda a modelli di riferimento del calibro di Han Solo.
La protagonista, Sam, è invece in fuga verso la luna di Itaca per chiedere l'aiuto di un'altra vecchia conoscenza dei lettori di Orfani: Cesar. Il pirata spaziale entra direttamente in scena nel suo nuovo ruolo: quello di Governatore, o più precisamente di signore assoluto del satellite, che, come ci è stato svelato in Nemesi, ha il monopolio di una materia prima indispensabile.
Tra chi li vorrebbe, con intenzioni tutt'altro che protettive, vi sono le due autorità più potenti della colonia, il Generale Petrov e il Governatore Garland, che hanno piani precisi al riguardo ma che non sembrano trovare un accordo definitivo: l'ambizione li accomuna e li contrappone, alzando l'adrenalina della storia e arricchendola di un ulteriore intreccio.
Due sono le coloriste impegnate su questo numero, la veterana Giovanna Niro, coadiuvata da Adele Matera (nota ai lettori di Elliot dell'etichetta Wilder), e ben tre i disegnatori che hanno prestato le loro matite. Alla concitata vicenda portante, l'artista di fama internazionale Davide Gianfelice (Greek Street), che non ha bisogno di presentazioni ai lettori della testata; fanno invece il loro esordio Daniele Di Nicuolo (Power Rangers: Pink), che ci illustra le macchinazioni e i diverbi di Garland e Petrov con uno stile vicino a quello dei comic book, e Jacopo Starace, a cui spettano poche tavole verso la chiusura dedicate a Ringo e a Sam, davvero intense e dirompenti.