Marvel, Defenders: Brian Bendis e le gioie di scrivere supereroi urbani
L'entusiasmo di Bendis per il privilegio di scrivere il sottobosco della New York versione Marvel su Defenders
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
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Diamondback è un nemico molto personale, per Luke. Lo ha tradito per una donna, lo ha mandato in prigione, nonostante fosse il suo migliore amico. Ed è morto, proprio nella storia delle origini di Power Man. La gente mi ha twittato questa notizia, dopo aver letto la storia, come se io non ne fossi a conoscenza.
Il suo ritorno come personaggio, che è avvenuto via Netflix, non nei fumetti, lo ha riportato alla memoria del pubblico e ha aperto la strada alla sua ricomparsa anche sulla carta. Quindi ecco qui un cattivo pericoloso, del livello di Kingpin, di fronte ai Defenders e nuovamente sotto i riflettori dell'Universo Marvel.Le cose, per le strade di New York, sono destinate a cambiare, a partire dalla rivalità della gang di Diamondback con quella della Gatta Nera. Chi ha letto Spider-Man, sa che gli eventi sono in preparazione da tempo. Inoltre, saranno le azioni di Diamondback a condurre i Defenders a collaborare. Si è dimostrato in grado di colpire personalmente Matt Murdock, ma come fa a sapere chi sia? Ci sono molte cose su di lui che vanno svelate.
Bendis, che fa i complimenti a Charles Soule per il ritratto che ha dato in Daredevil del sottobosco criminale della Marvel, dice di dover stare attento a quel che rivelerà, ma di essere entusiasta di poter giocare con i personaggi metropolitani della Casa delle Idee. Tutti i grandi protagonisti di quel mondo saranno colpiti dagli eventi della serie.
Io e Charles abbiamo sempre lavorato bene assieme. Mi piace il modo in cui organizza le cose e ragiona, portando la sua esperienza personale nelle pagine di Daredevil come nessuno ha mai fatto prima. Allo stesso modo, il mio amico David Walker sta portando la sua prospettiva personale su Luke Cage. Avere questi grandi scrittori e artisti sulle serie in solitaria dei personaggi che scrivo è meraviglioso. Mi piacerebbe che i Defenders fossero amati e rispettati come gli X-Men o gli Avengers, fare per loro quel che abbiamo fatto per i Guardiani della Galassia.
Bendis definisce la serie come l'eventuale figlia della sua New Avengers e l'etichetta Marvel Knights. Ci saranno un sacco di apparizioni di personaggi importanti, tra cui Vecchio Logan, Eva Bell, Elektra, Miles Morales e tanti altri. Oltre a tutti i cast di supporto di Daredevil, Jessica Jones, Iron Fist e Luke Cage. Senza contare che, data la loro natura, i Defenders non sono estranei nemmeno al mondo Marvel soprannaturale, e aprono le porte a Doctor Strange, Blade e altri personaggi di quell'ambito. Tra gli ospiti probabili, anche Punisher.
Chi mi segue da sempre sa che, non appena la Marvel mi ha concesso carta bianca, ho realizzato storie del Punitore assieme a Bill Sienkiewicz. Ho un grande affetto per il personaggio, perché rappresenta molti dei temi di cui mi piace scrivere. Ne sono affascinato e c'è una parte di lui in quasi tutti i personaggi Marvel che ho scritto. Tutti gli eroi Marvel vogliono quel che vuole lui, ma non sono disposti a fare quel che lui fa. È una sorta di angelo della morte, un Fantasma dei Natali Futuri. Se ti spingi troppo oltre, diventi lui, senza appello. Lo vedo come un male necessario, un eroe spezzato, e lo adoro, perché è totalmente distante da me.
Bendis è anche felice di tornare a scrivere Daredevil, dopo la sua storica run sul personaggio. Ma avverte i lettori che non devono necessariamente aspettarsi qualcosa di simile, dato che non è interessato a ripetersi, e Matt non è nelle stesse condizioni di un tempo.
Dei quattro protagonisti, quello che conosco meno è Iron Fist. L'ho avuto sotto mano qua e là e mi sono sempre divertito a scriverlo, l'ho spesso incluso nelle mie storie perché l'ho sempre amato, ma ho deciso che in questa serie gli avrei fatto fare cose che non ha mai fatto in passato. Ad esempio, lo vedremo nei suoi panni di giovane e ricchissimo imprenditore, confrontarsi con una persona molto, molto malvagia. Voglio usare con più convinzione la sua identità di miliardario. In pratica, è come Batman, ma senza identità segreta. Mi divertirò un mondo.
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Fonte: Comic Book Resources