Chrono Tintin #15: Tintin nel Paese dell'oro nero
Oggi la nostra rubrica sulla serie di Hergé vi parla di "Tintin nel Paese dell'oro nero"
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Tintin nel Paese dell'Oro Nero è la più rimaneggiata delle avventure del reporter belga, complice una lunga interruzione e svariate modifiche apportate nel corso degli anni. La storia inizia nel 1939 sulle pagine de Le Petit Vingtième, a seguito della conclusione di Lo scettro di Ottokar; dopo qualche mese, però, il giornale viene chiuso a causa dell'invasione del Belgio da parte delle truppe tedesche e la pubblicazione del fumetto viene interrotta. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Hergé preferisce dedicarsi a trame esotiche slegate dall'attualità.
Nel racconto ritroviamo alcuni personaggi già apparsi in precedenza, come il mercante portoghese Oliviera da Figueira, conosciuto ne I sigari del Faraone, e il Dr. Müller visto ne L'isola nera. L'avversario di origine tedesca non era un personaggio sfruttabile durante l'occupazione nazista: ecco svelato il motivo per cui il fumetto è rimasto in sospeso così a lungo.
Questa avventura è l'ultima in cui Tintin agisce in solitaria, essendo cominciata prima dell'esordio del Capitano Haddock; l'autore riesce però a introdurre il simpatico personaggio, la cui assenza sarebbe stata inspiegabile, aggiungendo una telefonata di poche vignette nelle prime pagine, per poi portarlo in carne e ossa nel centro dell'azione nel finale.
Lo stesso trattamento viene riservato al Professor Girasole, che fa sentire la sua presenza con un telegramma inviato ai protagonisti nell'epilogo; la parte del leone la fanno però i Dupondt, alle prese con una sequenza di gag giocate sui miraggi, oltre a venire trasformati in anziani barbuti da una strana sostanza che si rivela poi essere l'elemento scatenante di tutta la vicenda.
CHRONO TINTIN:
Chrono Tintin #1: Tintin nel Paese dei Soviet
COMICS VS. MOVIES: