Orfani - Sam 1: Nemesi, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo numero di Sam, sesta e ultima stagione di Orfani, intitolato Nemesi
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.

Dopo la parentesi di Terra, torniamo su Nuovo Mondo, dove si apre il sipario in maniera quasi speculare all'ultimo atto della terza stagione; ma se sulle pagine de Il terrore vedevamo un vecchio pianeta malato, in Nemesi sono dedicate al corpo celeste che ha ridato speranza alla nostra specie e alla sua grossa luna, che con esso forma un sistema gravitazionale binario.
È passato del tempo dalla morte della Presidentessa Juric ed è tempo di approfondire la conoscenza dei due nuovi leader - apparsi già nel capitolo introduttivo della miniserie di Paola Barbato, Il fiore del male - rappresentanti dell'autorità politica e di quella militare: l'Assessore al Benessere della Colonia e oggi suo Governatore, Stephen Garland, e il Generale Petrov. L'enorme satellite, sede della resistenza dei terroristi, riveste un'importanza cruciale in quanto luogo di estrazione e raffinamento di un prodotto indispensabile quale il carburante. Il suo monopolio è in mano ai ribelli guidati dal pirata Cesar: un problema fondamentale da risolvere per i due uomini di potere.Il popolo è sempre più distaccato, disilluso e povero. Non si è mai ambientato e non ha mai percepito come "casa" la megalopoli costruita sulla colonia, tanto da non averle mai neanche dato un nome; lo si apprende proprio in questo primo episodio, dove a ricoprire il ruolo degli orfani - e dunque dei protagonisti - sono Perseo e Andromeda, rispettivamente figli di Rosa e Jsana, gli “eredi al trono”. Tra gli altri personaggi principali spicca ovviamente colei a cui è dedicata la serie, oltre alla copia genetica di Ringo, vista sul finire di Nuovo Mondo.
L'ex Mocciosa e l'ex Pistolero sono le uniche figure superstiti che ci hanno accompagnato fin dall'inizio della saga. Certo, sono cambiati molto lungo la strada: la prima è stata trasformata in un micidiale cyborg, mentre il secondo non è altro che un cinico clone; ma siamo sicuri che Recchioni abbia in serbo parecchie sorprese al riguardo. Del resto, i rovesciamenti di prospettiva e i clamorosi colpi di scena accompagnati dallo spiazzamento totale del lettore sono parte del DNA di Orfani; in quest'ottica, colpisce vedere la disumana Sam il Corvo diventare un genitore attento e protettivo dei giovani Andromeda e Perseo.
In Nemesi, come da copione, abbiamo avuto solamente un assaggio di ciò che ci attende. Le trame, i complotti e gli obiettivi delle parti in causa sono stati appena accennati e i risvolti si prospettano già invitanti e irresistibili. Il soggetto e la sceneggiatura regalano subito adrenalina e azione, esaltate dai colori di una esperta del campo come la Pastorello e incanalate dal tratto potente e dinamico di Carmine Di Giandomenico, talento internazionale prestato alle più grandi case editrici d'oltreoceano.