Marvel: Christopher Priest e Phil Noto rivisitano le origini degli Inumani

Christopher Priest presenta la miniserie Inhumans: The Once and Future Kings, l'anno zero degli Inumani

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Spoiler Alert
Ha il sapore arturiano la scelta del titolo The Once and Future Kings, la miniserie di cinque numeri dedicata agli Inumani, realizzata da Christopher Priest e Phil Noto, che ambisce a raccontare “l’anno zero” del casato reale che conosciamo da sempre. E non potrebbe essere diversamente, visto che le vicende di Freccia Nera, Medusa e compagni - presto protagonisti di una serie TV - hanno sempre strizzato l’occhio ad archetipi della narrazione come le opere di Shakespeare, il ciclo arturiano, o, per giungere in tempi e territori più contemporanei, agli intrighi de Il Trono di Spade.

Il progetto è ambizioso e interessante, e Priest - di ritorno alla Marvel dopo diversi anni - ne è ben consapevole quando presenta la sua storia sulle pagine di Comic Book Resources.

Inhumans: Once and Future Kings: copertina di Nick BradshawPer come la vedo io, possiamo annoiare i lettori a morte nel tentativo di voler puntare troppo in alto, oppure possiamo entrare in modalità Rogue One e raccontare una storia divertente che arricchirà ciò che sappiamo sulle loro origini. Se il pubblico chiederà di saperne di più su quell’era degli Inumani, la Marvel risponderà.

Né Freccia Nera né Maximus sono i personaggi che diventeranno in futuro. Per prima cosa, Maximus non è ancora pazzo. È un fratello sano di mente, anche se caparbio e volitivo, e i due affrontano questa avventura insieme. Ovviamente, i particolari difetti caratteriali di Max daranno adito a certe rivalità e contrasti che finiranno per dividerli, ma almeno all’inizio sono una sorta di Starsky e Hutch, se non addirittura Quantum e Woody.

Preferirei non fornire delle età definitive onde evitare di scatenare discussioni, ma possiamo dire che in questa storia i personaggi hanno la stessa età degli X-Men originali di Lee e Kirby. Molti di loro non si sono ancora sottoposti alla Terrigenesi. I due fratelli lavorano assieme, sono simili a Scott e Alex Summers, o a Chris e Liam Hemsworth. Purtroppo, alla fine diventeranno più simili a Caino e Abele: i difetti insanabili di Maximus apriranno una crepa che si trasformerà in un baratro prima di giungere alla conclusione della storia.

Medusa simboleggia l’evidente falla in un sistema di casta troppo rigido, ed è nata in un ruolo che è geneticamente inadatta a rivestire. Non ha nessuna intenzione di partecipare a ricevimenti o svolgere mansioni reali come una principessa tradizionale. Fin dalla nascita, ha sempre sognato di essere in prima linea assieme ai suoi cugini maschi, a sfidare il nemico e a difendere il reame. Nell’epoca in cui è ambientata la nostra Storia, Medusa è esasperata fino alla nausea degli uomini che si innamorano di lei. È stufa delle chiacchiere su chi sposerà, e su chi potrebbe essere il suo promesso sposo ideale. Dannazione, è una persona, non un animale da fattoria da allevare e fare accoppiare!

Nel corso della storia presenteremo vari pretendenti a Medusa, e nessuno di loro - nemmeno Freccia Nera - le apparirà interessante. Medusa vuole essere accettata allo stesso modo e allo stesso livello dei suoi cugini maschi del casato reale. L’uomo che la conquisterà dovrà prima dimostrare di accettarla come sua pari, a costo di sfidare i rigidi ruoli imposti dal sistema delle caste di Attilan.

C’è spazio anche per gli altri: Gorgon, Triton, Karnak e Crystal: lavorare su di loro è entusiasmante, perché ciò che vedrete in Once and Future Kings è la loro versione negli anni formativi, in cui tutti i rapporti vengono esplorati e messi alla prova per la prima volta.

Once and Future Kings è molto simile a X-Men: First Class, abbiamo i personaggi che il pubblico conosce e ama, ma in versione esordiente. Stanno muovendo i loro primi passi, e quindi sono abbastanza diversi da rendere il loro sviluppo divertente e interessante.

Nei fumetti originali degli Inumani ho sempre trovato ironico che il Re Buono Senza Nome, il predecessore di Freccia Nera, fu condannato soprattutto per avere voluto distruggere un’arma terribile che avrebbe annientato tutta l’umanità. C’erano però delle allusioni al fatto che il Re Buono fosse diventato il Re Folle, e che Freccia Nera alla fine avesse dovuto sfidarlo perché aveva rubato il Motore degli Schiavi con l’intenzione di distruggerlo. Quando un giovane Freccia Nera sfida il Re, forse senza rendersene conto contamina la coscienza del re e lo spinge e rivedere la posizione del Re sugli schiavi e forse sull’intero sistema delle caste di Attilan.

Questo dà il via a una reazione a catena che vedrà Freccia Nera, Maximus e Medusa fuggire da Attilan per cercare rifugio nella favoleggiata Manhattan. Vedremo un intreccio di alleanze e di motivazioni mutevoli simili a quelle de Il Trono di Spade. Se qualcosa va storto, ne verrà fuori una storia complicata e confusionaria. Ma se facciamo le cose per bene, Once and Future Kings diventerà forse una storia di cui si parlerà a lungo.

Fonte: CBR

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