Chrono Tintin #11: Il segreto del Liocorno

Il segreto del Liocorno porterà Tintin a conoscere un antenato del Capitano Haddock...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Il segreto del liocorno, copertina di HergéNel 1943 il Belgio è ancora nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, ed Hergé non ha alcuna voglia di scrivere episodi di Tintin ambientati nel mondo reale, in quel contesto. Con Il segreto del Liocorno decide quindi di realizzare una storia d'evasione ispirandosi ai romanzi di Jules Verne, in particolare prendendo da I figli del Capitano Grant l'idea delle tre pergamene nascoste. Inizia così un'avventura interamente ambientata sul territorio belga, la patria che l'autore deciderà poi di non usare più per oltre vent'anni, tornandoci solo negli ultimi volumi della serie.

La storia comincia in un mercatino delle pulci - dove Hergé si diverte a disegnare un Milou che si gratta di continuo - nel quale Tintin acquista il modellino di un galeone per regalarlo al Capitano Haddock. Due loschi figuri hanno però adocchiato lo stesso oggetto, e, dopo aver offerto inutilmente una grossa somma di denaro al ragazzo per comprarglielo, dimostrano di essere disposti a tutto per impossessarsene. Ciò che il galeone ha di così prezioso è un biglietto nascosto al suo interno, uno dei tre indizi che riuniti indicheranno l'ubicazione del tesoro del pirata Rackham il Rosso.

Quando il Capitano Haddock riceve il modellino del galeone da Tintin riconosce in esso la stessa nave che appare sullo sfondo del ritratto di un suo antico parente, Sir François Hadoque; in preda all'alcol comincia a raccontare le vicende del suo antenato reinterpretandole in prima persona e in modo particolarmente appassionato.

Si tratta del primo caso di flashback usato in modo così massiccio in una storia di Tintin, stratagemma narrativo che Hergé deciderà di riutilizzare con regolarità in futuro. In questo caso il racconto delle gesta di Hadoque è un modo per approfondire la spalla comica della serie, che in soli due episodi si è fatto amare talmente tanto dai lettori da divenire una presenza irrinunciabile e degna di essere approfondita. La sua caratterizzazione, per certi versi, supera quella del protagonista, visto che è a tutti gli effetti l'unico personaggio di tutto il cast a essere dotato di una famiglia.

La ricerca del tesoro è dunque anche un'indagine sull'identità di Haddock, ma questa non si conclude ne Il segreto del Liocorno; bisognerà infatti aspettare il volume successivo per scoprire come si chiuderà storia.

In passato, Hergé aveva già scritto due storie collegate tra loro, ma I sigari del faraone e Il loto blu erano vicende autoconclusive che potevano essere apprezzate in completa autonomia; la ricerca del tesoro di Rackham è invece suddivisa nei capitoli consecutivi di un'epica avventura di ampio respiro, nella quale si può constatare che Tintin ha ormai abbandonato i panni del reporter diventando a tutti gli effetti un esploratore pronto a viaggiare per ritrovare oggetti preziosi.

CHRONO TINTIN:

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