Marvel, Deadpool vs. The Punisher: lo studio di due follie secondo Fred Van Lente

Calcolare la quantità di assassinii che si sono lasciati alle spalle sarebbe un’impresa da capogiro: Deadpool e il Punitore sono due tra gli antieroi Marvel che forse vantano il computo delle vittime più elevato. Ma stavolta ognuno è destinato a imbattersi in un bersaglio che non ha intenzione di andare a terra tanto facilmente, visto che finiranno nel mirino... l’uno dell’altro. Queste almeno le premesse di Deadpool vs. The Punisher¸ miniserie ventura di cinque numeri realizzata da Fred Van Lente e Pere Perez.

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Van Lente, tuttavia, ha intenzione di alzare la posta in gioco molto rapidamente, e quella che in apparenza potrebbe sembrare il classico scontro tra eroi in competizione promette di trasformarsi molto presto in una storia più complessa:

Mi piace Deadpool soprattutto quando ha una controparte che lo mette in risalto, e Frank è talmente serio in ogni momento che Deadpool finisce per essere il suo contraltare perfetto. Presto tra i due si instaura una specie di cameratismo. Non che diventino amici, ma diciamo che si ritrovano incastrati assieme in una situazione scomoda. Nello scrivere la storia mi sono innamorato del Punitore. Lo trovo esilarante.... e forse non è esattamente quello che i suoi fan si aspettano di sentire!

In realtà il mio ciclo di storie preferito sul personaggio è quello di Garth Ennis e Steve Dillon per Marvel Knights. Era una serie molto divertente, perché faceva leva su una sorta di umorismo cinico del Punitore abbinato al suo implacabile approccio allo sterminio dei criminali. Il risultato era molto divertente ed è esattamente ciò che cercherò di ottenere con questa serie.

Inoltre, l’idea di rendere Deadpool cupo e realistico mi sembrava stupida. In pratica questa è una classica situazione da burro di noccioline e cioccolato. Lascerò che siate voi a decidere chi è chi, ma ogni personaggio assimila degli elementi dell’altro nel corso della storia. Il Punitore deve fare fronte alla follia del mondo di Deadpool, Deadpool dovrà affrontare l’oscurità del mondo di Frank.

Giocheremo sul dualismo anche a livello di monologhi. Frank Castle fa il suo classico monologo interiore nel primo numero. In genere uso i monologhi per presentare i personaggi e far sentire la loro voce all’inizio, per poi abbandonarli nel corso della storia, in quanto non ce n’è più troppo bisogno. Quindi in questo caso avremo un duello di monologhi interiori in classico stile Frank Miller nel primo numero.

Credo che parte di ciò che fa funzionare bene la serie sia il fatto che nessuno dei due viene scambiato per criminale, o assoggettato a una forma di controllo mentale, o ad altri deus ex machina che obbligano i due a combattersi. Deadpool combatte contro il Punitore per salvare la vita di uno suo amico e il Punitore cerca di togliere di mezzo l’amico in questione. Forse Deadpool non si rende conto degli abissi di depravazione di cui Frank è capace... quindi be', forse sì, un minimo di fraintendimento iniziale c’è.

L’amico di Deadpool e potenziale vittima del Punitore è The Bank, un nuovo personaggio che agisce dietro le quinte e finanzia molte figure del mondo criminale dell’Universo Marvel. Quando il Punitore vuole far luce sulle sue attività e attacca la sua tenuta, si dà il caso che Deadpool si trovi a far visita all’amico. Inoltre, Bank ha una moglie e un giovane figlio, e nello scontro a fuoco che ne nasce accade un imprevisto che diventerà il motore di tutta la vicenda.

Quindi alla fine non sarà solo una storia di Deadpool contro il Punitore: diventerà una lotta tra l’intero mondo criminale dell’Universo Marvel e i due protagonisti. Loro cercheranno di uccidersi a vicenda, altri cercheranno di uccidere loro due, e loro due tenteranno di uccidere qualcun altro. Oltre cento pagine di pura follia!

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Fonte: CBR