Smetto quando voglio Masterclass - Il fumetto, la recensione

Esce lunedì Smetto quando voglio Masterclass - Il fumetto, albo legato al sequel del film di Sydney Sibilia

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Lunedì prossimo, con qualche giorno di anticipo rispetto all'uscita nei cinema italiani di Smetto quando voglio - Masterclass, seguito della fortunata commedia del 2014 diretta da Sydney Sibilia, arriverà in edicola il fumetto ispirato al film, scritto da Roberto Recchioni e disegnato da Giacomo Bevilacqua.

Non si tratta di un adattamento, ma di una storia originale di una ventina di tavole collegata ad alcuni elementi del sequel, ideata appositamente per il medium fumetto; chi volesse leggerla appena avrà l'albetto tra le mani non deve temere spoiler sulla trama cinematografica, ma per godere al meglio di questo prodotto correlato consigliamo di approcciarsi a esso dopo la visione del lungometraggio, così da apprezzare in egual modo tutti i personaggi, visto che i nuovi inserimenti nel cast non trovano qui lo spazio per essere presentati in modo approfondito.

Pietro e la sua banda si mettono sulle tracce di una nuova droga legale, una sostanza ancora non considerata fuorilegge, ma che crea dipendenza verso un'ampia fetta di fruitori. Inizia così una divertente missione che, complici una sapiente sintesi e un'efficace struttura della tavola, riesce a svilupparsi in modo ricco ed eterogeneo, soprattutto considerando che si tratta "soltanto" di una storia breve. L'unica perplessità riguarda la conclusione, un po' brusca e affrettata, che però tenta una strada originale; gli autori giocano la carta del finale a effetto chiosando con un epilogo all'apparenza serioso, ma che in realtà strizza l'occhio agli appassionati di una certa serie televisiva anni '80.

Il racconto è però divertente e ricrea la freschezza e il ritmo delle avventure sul grande schermo aggiungendo un elemento metatestuale che flirta con il lettore. Smetto quando voglio Masterclass - Il fumetto è un prodotto che si rivolge soprattutto agli appassionati della Nona Arte, a chi frequenta abitualmente le fumetterie e può afferrare l'ironia sulle copertine variant (qualcuno ricorda il Ragno di Leo Ortolani?); in minima parte, dunque, è dedicato al grande pubblico appassionato dei film che si potrebbe avvicinare al mondo dei fumetti ma è più interessato al processo inverso, rivelandosi un prodotto promozionale di qualità per l'imminente uscita della pellicola.

A proposito di variant, citiamo le quattro simpatiche copertine realizzate da Bevilacqua, Recchioni, Riccardo Torti e Zerocalcare, efficaci interpretazioni grafiche del cast in carne e ossa. In particolare Bevilacqua riesce a ricreare l'espressività degli attori fedelmente, ma esasperandola in modo cartoonesco e trovando una perfetta sintesi che fa quasi rimpiangere il fatto che questa operazione si limiti a un albo autoconclusivo e non sfrutti invece il potenziale dei personaggi (anche sotto forma di carta e inchiostro) per un progetto seriale.

Di qualità elevata anche la colorazione dell'artista, già apprezzata nel suo Il suono del mondo a memoria, in grado di infondere profondità alle singole vignette in un'opera leggera che non avrebbe bisogno di particolari virtuosismi grafici per funzionare, ma essendoci li apprezziamo volentieri.

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