Comics vs. Movies: Asterix e i Vichinghi
Nel 2007 Asterix e i Vichinghi adatta sul grande schermo le avventure di Asterix e i Normanni
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
La trama
La trama in realtà si concede molte libertà espandendo di fatto il ruolo dei Vichinghi, che dopo aver catturato Spaccaossix non si limitano a tenerlo prigioniero in un accampamento situato sulla costa della Normandia, ma lo portano nel loro villaggio in Scandinavia. Il risultato è un racconto più epico, sicuramente più adeguato all'ampio respiro richiesto a un lungometraggio per il grande schermo rispetto al volume da cui è tratto.
Come gli altri episodi filmici della serie di Asterix, il film presenta variazioni più o meno notevoli rispetto alla storia originale a fumetti. Il maggiore è l'inserimento del personaggio femminile di Abba, la giovane vichinga figlia del capotribù Olaf Grandibaf, che si innamora di Spaccaossix (Goudurix nell'originale, Menabotte nell'edizione italiana del fumetto). Inoltre la risoluzione in cui è il bardo Assurancetourix - qui ribattezzato Cacofonix - a insegnare ai Vichinghi cosa sia la paura non è più un elemento di rilievo nell'economia della storia, ma viene ridotta a una gag nel finale del film.
Vincitore: Film
I personaggi
La scelta più coraggiosa di questo film è quella di rendere Spaccaossix il vero protagonista della storia, relegando Asterix e Obelix a un ruolo da comprimari. In realtà così facendo il lungometraggio animato riesce a prendere le distanze dagli altri capitoli della serie arrivati sul grande schermo rispettandone comunque le atmosfere e i toni. Il giovane vive anche una storia d'amore con Abba, figlia del capovillaggio vichingo, simpatica ragazza che non rispetta le tradizioni del suo popolo e si dimostra all'avanguardia utilizzando un piccione come antesignano degli SMS. Il malvagio druido Criptograf, personaggio inserito per l'occasione, è un'altra aggiunta che arricchisce la storia pur essendo fin troppo debitore di Prolix da Asterix e l'indovino.
Vincitore: Pareggio
La regia
L'esordio alla regia del danese Jesper Moller non stupisce per la qualità raggiunta, visto che può contare sull'esperienza maturata dall'artista in una carriera decennale, in film come Charlie - Anche i cani vanno in paradiso e La spada magica - Alla ricerca di Camelot. La direzione può vantare, oltre che su eccellenti animazioni in tecnica tradizionale (in un periodo in cui anche la Disney si stava già concentrando sulla computer grafica) su movimenti di macchina e inquadrature più dinamiche di quanto visto finora nella media della serie, raggiungendo da questo punto di vista le vette che aveva toccato soltanto Asterix e la sorpresa di Cesare.
Vincitore: Film
La colonna sonora
Avendo ormai rinunciato da tempo a canzoni come in Asterix e Cleopatra, le avventure di Asterix sul grande schermo avevano ormai abbandonato il sentiero "musical Disney" adottando un approccio cinematografico da film d'avventura, con temi sinfonici che sottolineavano emotivamente le singole scene. Qui purtroppo si segue invece la scia dei film live action, che nel frattempo ha definito uno standard in cui si strizza l'occhio al pubblico moderno con brani popolari; l'inserimento di Get Down on It, Eye of the Tiger e Super Freak vuole strappare un sorriso agli spettatori, ma così facendo rovina l'atmosfera che il film è riuscito a costruire con un equilibrio precario.
Vincitore: Fumetto
VINCITORE FINALE: FILM
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