Chrono Star Wars #89 - Blood Ties II: Boba Fett is Dead

Boba Fett è morto... o almeno così pare! Dalla sua presunta morte parte una saga di mistero e di vendetta a tinte forti

Condividi

Star Wars - Blood Ties II: Boba Fett is Dead

Miniserie di 4 numeri

Data di pubblicazione: aprile - luglio 2012

Autore: Tom Taylor

Disegnatore: Chris Scalf

Colori: Chris Scalf

Copertina: David Palumbo

Boba Fett is DeadIl titolo di questa atipica miniserie di 4 numeri è anche la frase e l’evento che dà l’incipit a tutta la vicenda: Boba Fett è morto... o almeno questa è la notizia che fa il giro dei notiziari olografici di tutta la galassia.

Noi lettori possiamo supporre che le cose non stiano davvero così fin da subito (dopotutto gli eventi della serie si svolgono nel lasso di tempo che separa Episodio III da Episodio IV, e il nostro cacciatore di taglie preferito ha ancora una trilogia in cui comparire!), quindi sospettiamo subito che il vero fulcro della vicenda sarà un altro.

Seguiamo le indagini sulla presunta “morte” di Fett assieme a Conor Freeman, il suo sosia/clone già conosciuto nel primo volume di Blood Ties, che sente di avere ancora un debito con il cacciatore di taglie che gli aveva salvato la vita. Del resto scovare gli uccisori non è un mistero, visto che i presunti assassini di Fett sono stati pubblicizzati in lungo e in largo, ma resta da scoprire chi è il loro mandante e perché.

Le indagini di Freeman si intrecciano con una sanguinaria missione di vendetta in stile Kill Bill, dove tutti gli uccisori di Fett vengono eliminati uno dopo l’altro nel tentativo di risalire al mandante. E, prima che passi troppo tempo, sì, anche il Fett originale torna in scena spiegando come abbia simulato la sua morte per poter poi muoversi liberamente e fare luce sulla vicenda.

Unite le forze, Fett e Freeman seguono la pista fino a Concord Dawn, pianeta caro ai fan di vecchia data del Mandaloriano e più volte intrecciato al background e alla leggenda di Boba Fett, dove i nodi vengono al pettine e anche il titolo generico della serie, Blood Ties, acquista un significato più profondo rivelando il segreto alla base della doppia vendetta incrociata: Fett ha una famiglia composta da una (ex) moglie e una figlia, e il mandante dei sicari è lo stesso governatore di Concord Dawn, Purton, il cui figlio è una delle tante vittime che Fett si è lasciato alle spalle e che ora esige vendetta non solo sul cacciatore di taglie, ma anche sulla di lui famiglia, un segreto gelosamente custodito fin ad ora.

Lo sceneggiatore Tom Taylor mette in scena una storia con un buon equilibrio tra linearità, fruibilità della trama e qualche colpo di scena imprevedibile, e soprattutto prosegue - osando forse perfino troppo! - l’opera di umanizzazione di Fett già accennata nel primo capitolo della serie Blood Ties. Certo, "umanizzazione" potrebbe essere una parola grossa, visto il gelo e la noncuranza con cui Fett continua a lasciarsi alle spalle una lunga scia di cadaveri, ma la comparsa sulla scena di una moglie e di una figlia (entrambe dal carattere molto... mandaloriano!) e l’ombra di motivazioni e sentimenti onorevoli che forse hanno coinvolto Fett nella vicenda ci lasciano con un Boba sicuramente più umano, o quantomeno più complesso, della gelida macchina di morte a cui film e materiale di supporto assortito ci hanno abituato.

Particolare menzione d’onore all’artista Chris Scalf, che fornisce delle tavole dipinte dai colori e dai dettagli esotici affascinanti e sontuose. Interessanti infine le caratterizzazioni, specialmente quella di Conor Freeman, che condividendo con Fett l’aspetto fisico, consente a Taylor di giocare in più occasioni sulla simmetria e le contrapposizioni tra i due protagonisti, regalandoci quella che potrebbe essere un Fett in variante più positiva ed eroica.

In tutto questo, forse superflua - o quantomeno evitabile - l’ennesima comparsata di Darth Vader nella trama. L’Oscuro Signore dei Sith ha il buon gusto di non intervenire/interferire in modo troppo incisivo in una trama che non lo riguarda affatto, ma forse proprio per questo viene da pensare che la sua inclusione sia stata motivata solo da necessità di “cassetta” o da intenzioni di poco encomiabile fan service, ma è una pecca minore in una storia che per il resto funziona molto bene.

Equilibrio della Forza

 

Lato Chiaro

Storia intrigante, protagonisti ben tratteggiati e caratterizzati, resa grafica del disegnatore ottimale. Una bella avventura di Star Wars da godersi senza troppi problemi.

Lato Oscuro

Per chi è convinto che Boba Fett funzioni meglio come antagonista e come avversario de-umanizzato e senza volto, il tentativo di costruire attorno a lui un universo di amici e famiglia potrebbe andare controcorrente rispetto al concetto base del personaggio.

Giudizio Finale

Qualche azzardo minore e un’interpretazione forse poco canonica del personaggio che però “osa” e riesce a convincere, anomalie minori che non intaccano il piacere di leggere una storia ben costruita, che procede in crescendo e si chiude con un payoff gratificante. Consigliato!

CHRONO STAR WARS:

Continua a leggere su BadTaste