Marvel NOW!: il Rocket Raccoon di Rosenberg e Coelho, bloccato sulla Terra
Coelho e Rosenberg parlano di Rocket Raccoon, la nuova serie che ci racconta un procione arrabbiato più arrabbiato del solito
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Rosenberg - Rocket è uno di quei rari personaggi che consente a uno scrittore di fare tutto. Spassoso, selvaggio, intelligente, folle e, se guardiamo appena sotto la superficie, pieno di pathos, di dolore e incertezze. Il che lo rende del tutto imprevedibile e, pertanto, divertentissimo da scrivere.
La nostra serie vede Rocket da solo, all'inizio, com'è logico che sia per una storia che vede il personaggio costretto a ritrovare se stesso. Ma aspettatevi comunque volti familiari. Come nei fumetti precedenti che l'hanno visto in solitaria, scopriremo qualcosa di più sul suo modus operandi lontano dal gruppo. Solo che, questa volta, è sulla Terra, fuori dal suo elemento.
Il pianeta è orribile, la gente stupida, egoista, puzza e tratta Rocket come un mostro. Se hai viaggiato per la Galassia e hai visto tutto quel che c'è da vedere, la Terra è solo un pianeta tra tanti. Ecco perché Rocket è così arrabbiato. Certo, ci sono alcuni esseri umani che non gli dispiacciono. Star-Lord, Kitty Pryde e... basta. Due su sette miliardi. Non male.
A metà tra commedia dark e storia oscura con toni da commedia, Rocket Raccoon è una serie che Rosenberg non stenta a paragonare a un ciclo di Daredevil o del Punitore. Certamente non troveremo una comicità slapstick, ma questo non significa che non ci sia qualche buona risata, accompagnata però da momenti di grande serietà emotiva. Questo anche grazie a Jorge Coelho che, secondo lo sceneggiatore, si è appropriato completamente del personaggio di Rocket, cosa non facile visti i tanti e bravissimi artisti che l'hanno disegnato in passato.
Coelho - Da quando sono andato al cinema a vedere Guardiani della Galassia, Rocket e Groot sono entrati a far parte dei miei personaggi preferiti, e oggi sono abbastanza fortunato da disegnare il più scontroso dei due.
La storia che Matt sta raccontando la trovo entusiasmante e, più si infittisce nella trama, più esplorerà l'emotività di Rocket.
Il mio intento nel ritrarlo è renderlo semplicemente più simile possibile a se stesso. Non l'ho definito scontroso per caso e cerco sempre di fare in modo che il suo aspetto sia proporzionale alla sua identità interiore.Rocket sa essere profondo, intimo e davvero molto intelligente. E, in più, ha unghie affilatissime alle mani.
Inoltre, è una festa ogni volta che posso fotografare i suoi momenti più da imbranato, clowneschi. Il fatto di essere un animale antropomorfo lo rende chiaramente perfetto per delle scene più cartoonesche, e io non mi faccio mancare occasione di sfruttarle.
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Fonti: Marvel | Comics Alliance