Chrono Rat-Man #64: Kina!
In Kina! Rat-Man si trova al cospetto del Dio dei fumetti, costretto a fronteggiare il suo destino
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
L'omaggio è esplicito nell'illustrazione di copertina di Rat-Man Collection 44, che riprende quella di Eternals #10 disegnata da Jack Kirby.
In origine Dio avrebbe dovuto avere le fattezze dello stesso Ortolani, un'idea forse banale che avrebbe riecheggiato la soluzione finale dell'Esalogia delle origini. Poi nell'autore si fa largo l'idea di un vero proprio Dio del fumetto, che concepisce come una divinità simile alle dee africane della fertilità; opta poi per una gigantesca mano, dotata di una maggiore potenza distruttiva e di un forte valore simbolico legato all'abilità del disegno.
Lo stesso Rat-Man ribadisce davanti a Dio di dover arrivare al numero 100 (incauta dichiarazione fatta da Ortolani durante i primi numeri, che lo ha perseguitato per anni) sentendosi rispondere: "I numeri non contano. Quando capirai che la tua storia è finita... allora torna da me! Solo questo conta".
È evidente come il fumettista voglia ribadire il concetto di una trama che giunge al suo naturale compimento, senza allungare il brodo, ma concedendosi anche di estendersi se necessario, come ha dimostrato in più occasioni con le sue saghe e con la stessa serie proseguita oltre il fatidico doppio zero.
Si conclude anche la relazione con Mèlani, ragazza di Rat-Man appena intravista e tratteggiata quasi come una zavorra che impedisce al supereroe di proseguire la sua carriera di fumetto. Il tema della scelta tra la vita privata e la propria missione era già stato centrale nella Trilogia delle origini e sarà trattato in modo ancor più approfondito nella decalogia finale, ma mai come in questi episodi si percepisce il peso di questo conflitto interno vissuto dallo stesso autore.
CHRONO RAT-MAN: