Chrono Rat-Man #63: Un classico del fumetto
Essere diventato Un classico del fumetto non è solo motivo di gioie per Rat-Man...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
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L'ultima vignetta di Pubblicato a morte dava appuntamento ai lettori con queste parole: "Sul prossimo numero la conclusione: Un classico del fumetto", ma com'era già successo per la Quadrilogia di Marvel-Mouse, Leo Ortolani si rende conto che il trittico inizialmente pianificato gli sta stretto e ha bisogno di un episodio aggiuntivo per completare il racconto che ha in mente.
Ortolani ha modo di inserire anche una citazione a Star Trek, con il decollo del Pubblicatore, che ricorda molto la partenza dell'Enterprise nel film Star Trek IV: Rotta verso l'Ignoto, con Gattavolpi che pronuncia una battuta del Capitano Kirk.
La doppia pagina in cui l'entità divina si palesa per la prima volta è un evidente omaggio - stilistico, ma non solo - a Jack Kirby, ennesimo rimando alla principale fonte d'ispirazione di Ortolani, poi approfondito ulteriormente in Kina!.
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Continuano le gag sullo spietato sfruttamento editoriale di Gattavolpi e le scene in cui l'autore ci mostra un Rat-Man sempre più impegnato a causa della sua nomina a Classico del fumetto, parallelo con cui esorcizza il suo timore da artista che la carriera possa schiacciare la sua vita privata.
Ma dopo una narrazione decompressa, nel finale di questa puntata una doppia splash-page rivela con un colpo di scena la colossale minaccia che Rat-Man dovrà affrontare nell'ultimo capitolo della quadrilogia: Dio.
CHRONO RAT-MAN: