Chrono Hellboy #14: Makoma
Tutte le avventure della progenie di Mike Mignola, il demone rosso del fumetto indipendente noto come Hellboy!
Si presenta dunque il compito, di certo non semplice, di trovare un suo sostituto. La prima occasione si verifica per la miniserie di due numeri Makoma, pubblicata tra febbraio e marzo del 2006. La scelta ricade sul veterano Richard Corben - anche se Mignola realizza comunque le tavole iniziali e finali di questa storia - che possiamo considerare, dopo Mignola e Guy Davis, il terzo artista che più ha contribuito a definire l'Hellboy Universe.
Makoma si pone come ponte narrativo tra le precedenti saghe di Hellboy, collocandosi da un punto di vista temporale poco prima di Seed of Destruction, e un nuovo ciclo che si sarebbe concretizzato solo a partire dalla successiva miniserie.
Al termine dell'impresa, a Makoma viene offerto un lauto pasto che in realtà altro non sono che i giganti stessi. Rimane alla fine solo un piccolo ragazzo, il quale viene posseduto dal demone del fuoco.
L'ultima impresa di Makoma è una tremenda battaglia contro un drago a sette teste, al termine della quale sia lui che il mostro perdono la vita. Alla morte di Makoma, il mondo rinasce e così il ragazzo sopravvissuto, ovvero la mummia narratrice.
Come detto più sopra, Mignola non abbandona del tutto la parte grafica delle nuove storie e lo dimostra con il racconto breve The Hydra and the Lion (L'Idra e il Leone), pubblicato nel dicembre 2006 su The Dark Horse Book of Monsters.
Il racconto si svolge in Alaska nel 1961: Hellboy indaga sulla morte di un forzuto artista circense, Ercole, ucciso da una creatura che ricorda da vicino l'Idra delle leggende e che viene sconfitta grazie all’apporto di un’altra creatura metà donna e metà leone, che poi scompare. Al termine del'indagine, Bruttenholm specula che entrambe le creature fossero reincarnazioni moderne dei miti greci.
Sia Makoma che quest'ultimo racconto breve sono stati pubblicati sul settimo volume dedicato a Hellboy, edito in Italia da Magic Press.
CHRONO HELLBOY: