Tex Romanzi a Fumetti vol. 4: Sfida nel Montana, la recensione
Abbiamo recensito per voi Tex Romanzi a Fumetti vol. 4: Sfida nel Montana, opera di Gianfranco Manfredi, Giulio De Vita e Matteo Vattani
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Birdy è legato al protagonista fin da quando erano entrambi ragazzini. È un buono, anche se troppo avventato, e ha un fiuto particolare per i guai; non è certo capace di sparare e battersi come l'amico a cui è costretto a chiedere aiuto. Dopo le vicissitudini avute con il ranch del padre - dove lavorava in passato anche il protagonista - ha trovato un'effimera tranquillità nel Nord degli Stati Uniti. In seguito è entrato in affari con l'American Fur Company, rivendendo le pelli acquistate dalle tribù indiane locali.
Tex non è ancora colui che tutti conosciamo: è un fuorilegge solitario, ma ha dei valori e dei principi già molto ben definiti, gli stessi che condividerà da ranger con i propri pards. Non è abituato ad abbandonare un compagno in pericolo, né a lasciare impunito un prepotente assassino. L'immagine che ne emerge da quest'avventura è quella dell'eroe statuario che siamo abituati a vedere in azione sulla testata regolare.
Manfredi cesella nel proprio soggetto ogni dettaglio; un esempio è lo spessore caratteriale di un personaggio secondario come Lily (non la Lily Dickart che i fan di Tex ricordano bene), l'adorabile donna di Birdy. De Vita, visto recentemente all'opera su Thorgal e apprezzatissimo dai cugini d'oltralpe per la sua ricchezza espressiva, al realismo che contraddistingue il suo stile aggiunge, nei suoi campi lunghi e nelle sue panoramiche, un tocco di vera poesia.