NYCC16, Marvel: Jim Zub sui Thunderbolts e il ritorno di Kurt Busiek e Mark Bagley

Jim Zub, scrittore di Thunderbolts, parla dei festeggiamenti per i vent'anni del gruppo, come la storia di Kurt Busiek e Mark Bagley

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Uno degli autori su cui la Marvel sembra puntare in maniera importante in prospettiva futura è Jim Zub. Non a caso, gli è stata affidata la serie Thunderbolts, che si interseca spesso e volentieri con gli equilibri delle testate dedicate ai due Capitan America attualmente attivi e sotto le grinfie di Nick Spencer, che fanno parlare di sé un giorno sì e l'altro pure.

Incontrato da quelli di Comic Book Resources in occasione del New York Comic Con, Zub ha parlato dei vent'anni dalla creazione dei T-Bolts e del ritorno, per l'occasione, dei loro creatori: Mark Bagley e Kurt Busiek.

Thunderbolts #10, variant cover di Mark BagleyEssere uno che si ricorda i Thunderbolts da lettore e, ovviamente, il colpo di scena che rivelò la loro vera identità, quella di Signori del Male sotto mentite spoglie d'eroi, per poi trovarsi a essere lo sceneggiatore delle loro avventure è piuttosto surreale. Sono molto felice che, vent'anni dopo, il gruppo sia ancora in giro ed è un grande onore poterne scrivere le storie e raccoglierne l'eredità.

Non ero un lettore Marvel abituale, quando debuttarono, ma mi trovai a recuperarne le storie anni dopo e la serie entrò tra le mie preferite. Kurt e Mark diedero vita all'heel turn [termine tecnico del wrestling che determina il passaggio di un buono fra i cattivi - NdR] definitivo per dei supereroi e, due decadi dopo, ancora se ne sente l'eco. Confrontarmi con loro, mi ha messo un po' di pressione e mi spinge a creare delle storie dal forte contenuto emotivo.

Non poso dirvi molto di quel che accadrà dopo il numero #10 della serie. Dall'inizio dei nostri tie-in con Civil War II, Bucky e i suoi si stanno confrontando pesantemente con lo S.H.I.E.L.D. e il team dovrà prendere un'importante decisione riguardo al suo leader. Le ramificazioni di questa decisione ci porteranno alla grande storia che stiamo preparando per l'anniversario.

Thunderbolts #6, copertina di Sean IzaakseRivedremo Melissa Gold, anche nota come Songbird, probabilmente il personaggio originale che più di tutti è cambiato ed evoluto, da timida seguace del Barone Zemo a leader capace, fino a diventare Vendicatore e agente dello S.H.I.E.L.D.. Ne ha passate tante e conosce il team meglio di chiunque altro, ma le sue esperienze dicono chiaramente che non può tornare sui suoi passi e aspettarsi che le cose siano come un tempo. La squadra, la missione e il contesto sono molto differenti.

Il prossimo arco narrativo si intitola Return of the Masters, con riferimento ai Signori del Male. Il gruppo non può sfuggire al proprio passato e, con questa storia, scaveremo dritto fino al nucleo che l'ha generato, parleremo della natura dei criminali, di redenzione e di quanto certe scelte siano difficili e complesse.

Non appena mi hanno detto che Thunderbolts #10 sarebbe caduto nel ventennale della creazione, ho iniziato a dar fastidio a tutti su quanto sarebbe stato figo riavere Kurt Busiek e Mark Bagley per una storia. Ho parlato con Kurt per un bel po', di questa cosa, e avere a che fare con lui è un piacere enorme. Sa scrivendo una storia che si connette ai nostri piani futuri e che riporta alla luce alcuni vecchi concetti. Ci sarà Jolt e gli eventi saranno coerenti con quelli di Return of the Masters.

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Fonte: Comic Book Resources

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