Marvel, La Potente Thor: lo stile epico di Frazer Irving per una storia su Mjolnir
Una storia di Thor disegnata da Frazer Irving si addentra nel passato di Mjolnir e celebra alcuni dei momenti più significativi del ciclo di Aaron e Ribic
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Intervistato da Marvel.com, ha parlato del privilegio di lavorare su Thor e ha mostrato in anteprima alcune tavole, dallo stile estremamente epico.
Tra i primissimi fumetti che ho letto nella mia vita c'erano i numeri di Thor disegnati da John Buscema, ancora influenzati dell'energia che sprizzava dalle tavole di Kirby, ma con quel realismo scultoreo che Buscema metteva nei personaggi. Trovo interessante vedere oggi, dopo decadi di lettura, quanto ogni tram creativo interpreti i personaggi in maniera personale. Quanti Thor diversi potranno mai esistere?
La storia che racconteremo è enorme e dal respiro cosmico, due caratteristiche che risuonano in sincrono con gli atomi che mi compongono. Se ci sono stelle, pianeti, dei, esseri di energia e cose di questo genere, allora io sono della partita. Ho un’intera borsa di trucchi per far funzionare su carta cose di questo tipo e continuo a impararne di nuovi ad ogni pagina.
Non sono un grande fan delle citazioni dei disegnatori che mi hanno preceduto, a meno che la cosa non sia sostanziale e organica con la storia che si racconta, come accaduto con il lavoro di Esad Ribic. Negli anni, mi sono reso conto che essere troppo proni alle proprie influenze può inibire il processo creativo, limitare la sperimentazione e le opzioni che si possono considerare per ritrarre personaggi e mondi. Cosa tanto più vera se gli artisti che si vogliono citare hanno uno stile molto potente, come Kirby.Tuttavia, con questa storia, ho voluto riprendere alcune delle immagini più significative degli anni di scrittura di Jason Aaron, quindi ho recuperato quelli che considero i momenti più memorabili in cui Mjolnir è stato protagonista dalle tavole di Esad e ho ridisegnato la stessa scena sovrapponendole la mia grammatica visiva.
In quei momenti, la mia storia e quelle del passato si sovrappongono, come i miti hanno l'abitudine di fare quando le verità che vogliono rivelare sono le stesse, alla luce delle varie interpretazioni. E così, la differenza tra il mio stile e quello di Esad vuole essere una visione diversa dello stesso evento: entrambe le versioni possono essere apprezzate nelle loro differenze, ma lasciando intendere di far parte della stessa epopea immaginata da Jason Aaron.
Sono intervenuto solo in maniera minima sull'aspetto di Mjolnir, il vero protagonista di questa storia. Diciamo che gli ho passato sopra una mano dello stile Irving, fatto di texture e scintillii. Per il resto, ho rispolverato il vecchio mantello di pelliccia di Odino e mi sono divertito a creare gli elmi dei Nani.
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Fonte: Marvel