Chrono Asterix #22: Asterix e il regalo di Cesare

In Asterix e il regalo di Cesare gli abitanti del villaggio devono accogliere una famiglia di locandieri che ha ricevuto un particolare regalo

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Asterix e il regalo di CesareAsterix e il regalo di Cesare è la prima avventura della celebre serie a fumetti creata da René Goscinny e Albert Uderzo a non essere pubblicata a episodi sulla rivista Pilote, ma presentata al pubblico direttamente in volume, come poi avverrà regolarmente.

L'albo inizia a Roma dove Giulio Cesare congeda alcuni legionari veterani donando, per i servizi svolti, appezzamenti di terra che diventeranno di loro proprietà e dove potranno trasferirsi; l'inetto soldato Romeomontecchius (decisamente meno affascinante ed eroico del protagonista shakespeariano da cui prende il nome) è però costantemente ubriaco e insulta Giulio Cesare, perciò l'imperatore romano si fa beffe di lui regalandogli il villaggio di irriducibili Galli.

Romeomontecchius cede dunque questa proprietà a un oste in cambio di cibo e qualche bicchiere di vino... Il locandiere Ortopedix decide infatti di trasferirsi nel villaggio ricevuto in pagamento assieme a tutta la famiglia, ma come scoprirà presto il piccolo centro abitato si dimostra abbastanza ostile verso i nuovi arrivati provenienti dalla città.

Matusalemix sintetizza perfettamente questa diffidenza nei confronti del diverso con la frase: "Non ho niente contro gli stranieri, ma quelli non sono dei nostri", con il contrasto che ricorda a tratti la vicenda (in quel caso più incentrata sulle differenze generazionali) di Asterix e i Normanni; la giovane Zazà, capricciosa e alla moda, sembra infatti una versione al femminile di Menabotte, con la malizia sufficiente per approfittare del suo ascendente su Obelix per fare gli interessi dei suoi genitori. Ortopedix infatti decide di puntare al ruolo di Abraracourcix, perciò il capovillaggio si trova a dover difendere un'altra volta il suo posto dopo gli eventi di Asterix e il duello dei capi.

Nel 1974, anno di pubblicazione della storia, la Francia è in subbuglio a causa della campagna elettorale per la presidenza della Repubblica, situazione ricreata da Goscinny nella trama. Ma come i due autori hanno affermato in più occasioni, nelle storie di Asterix non bisogna ricercare significati politici; si può notare nella divertente scena del confronto tra i due candidati (che riprende il primo dibattito televisivo che era stato trasmesso in Francia in quei mesi): Ortopedix e Abraracourcix hanno posizioni opposte, ma nessuna delle rispettive motivazioni è riconducibile a movimenti di destra o sinistra.

Nella parte finale della vicenda, Romeomontecchius arriva al villaggio e per l'occasione Asterix estrae la sua spada, azione abbastanza rara nonostante tenga l'arma sempre al suo fianco. Il duello all'arma bianca contiene citazioni dal Cyrano de Bergerac, mentre la "Z" disegnata sul vestito del suo avversario è un riferimento al simbolo di Zorro; il combattimento si sposta poi all'accampamento di Laudunum, dove tutti gli abitanti uniscono le forze e, grazie alla pozione magica, sconfiggono l'esercito romano.

Fino a quel momento, però, Panoramix si era rifiutato di consegnare la sua bevanda miracolosa a una delle due fazioni, dimostrando di essere pacifico e imparziale in simili diatribe.

CHRONO ASTERIX:

COMICS VS. MOVIES - ASTERIX

Continua a leggere su BadTaste