Marvel, Joe Quesada: I fumetti saranno sempre il nostro centro di rivoluzione
Joe Quesada riflette su quanto sia cambiato il pubblico negli ultimi quindici anni e sul rapporto fra le storie a fumetti e i loro adattamenti
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Nella prima parte, Quesada ha parlato dei suoi impegni odierni, relativi al collegamento tra l'anima editoriale e quella più legata all'entertainment dell'azienda, senza farsi mancare una serenata ai tempi in cui era solo un disegnatore. Questa volta si parla di diversificazione e di adattamenti televisivi o cinematografici.
Da quando non sono più coinvolto nell'ambito editoriale, il cambiamento più grosso è stato senz'altro nel pubblico, nella sua volontà molto più forte di abbracciare il cambiamento, di vedere versioni diverse dei nostri personaggi, di elevare al successo protagonisti che di solito non ne raccoglievano. Squirrel Girl è un esempio perfetto.
Penso che questo sia molto interessante, perché ai miei tempi era molto difficile trovare una porta per il successo del nuovo. Per quanto abbiamo provato a promuoverle, le idee fuori dal coro avevano sempre grossi problemi a bucare. Ma ora pare che i lettori, anche grazie al fatto che ci sono tante più donne e alle tante personalità interessanti e non allineate che abbiamo accolto nel campo creativo, abbiano una nuova sensibilità. La diversità interna al pubblico ha sostenuto nuove idee e rivitalizzato vecchi concetti.
A proposito di pubblico, c'è una cosa che dico sempre a chi ci conosce tramite il cinema, le serie TV o quelle animate: se siete curiosi di sapere cosa succede anche nel nostro mondo di carta, sappiate che i fumetti sono e sempre saranno il nostro vero centro di rivoluzione. Tutto gira attorno al fumetto.Se davvero volete sapere quale sarà il futuro della TV, dei film e dei cartoni animati che produrremo, leggete i nostri albi, perché probabilmente, quelle che leggete oggi, saranno le storie che vedrete sugli schermi grandi e piccoli. Potrebbe essere l'anno prossimo, o tra quattro o cinque o addirittura dieci anni, ma è così che va.
Pensate a Civil War: è una storia di dieci anni fa ed ha prodotto un grande film. La stessa cosa è accaduta con Jessica Jones con la televisione. Chissà quando Squirrel Girl approderà sullo schermo e in che modo? Per me, questa è la bellezza e l'incredibile ricchezza del fumetto: che ci consente di essere totalmente liberi dal punto di vista creativo.Un personaggio che progettiamo di far giungere in TV o al cinema è Kamala Khan. Il nostro pubblico è la cartina tornasole, che ci dice quali personaggi e quali storie risuonano nei cuori della gente, che cosa va a segno e quali progetti dobbiamo coltivare.
Con Ms. Marvel, non solo abbiamo identificato il pubblico giusto, ma scelto disegnatori, autori ed editor perfetti per il prodotto. E ora eccoci qua, con un personaggio riconoscibile e amatissimo. Non succede spessissimo e state certi che sappiamo bene cosa farne e come nutrire questa nostra risorsa negli anni a venire.
Quando la Disney ci chiamò per sapere che progetto poter portare avanti al cinema dopo il successo di Avengers, fui io a parlare loro dei Guardiani della Galassia: "C'è un procione parlante e c'è un albero senziente. Datemi retta, sarà una bomba". Questa è la bellezza del lavoro editoriale e narrativo: puoi fare successo anche al di là delle previsioni del pubblico stesso, se hai le sensazioni giuste.
Fonte: Comic Book Resources