Marvel, Solo: Gerry Duggan, Geoffrey Thorne e il realismo delle storie di spie

Pochi supercriminali, molti incarichi di lavoro difficili e imbarazzanti: Gerry Duggan e Geoffrey Thorne puntano al realismo con Solo

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Spoiler Alert
Era stato ampiamente annunciato dalla campagna pubblicitaria legata al nuovo status quo della Casa delle Idee, Divided We Stand, ma ora ne vediamo i primi frutti effettivi: i personaggi secondari, meno esplorati o meno esperti dell’Universo Marvel reclamano il loro spazio da protagonisti, che spesso e volentieri si esplicita in avventure e serie personali. È il caso di Solo, il mercenario che abbiamo imparato a conoscere sulle pagine di Deadpool & the Mercs for Money e che da ottobre esordirà sulla sua collana personale Marvel NOW! realizzata dal team creativo formato da Gerry Duggan e Geoffrey Thorne ai testi e Paco Diaz alle matite.

I due autori hanno rivelato sulle pagine di Newsarama cos’hanno in serbo per James Bourne e per i lettori.

Solo #1, copertina di Rob LiefeldGerry Duggan - Inizialmente James Bourne era impegnato in una missione di vendetta, ma ora punta principalmente a essere pagato. Infilerà la vendetta qua e là, dove riesce a farcela stare, tra un impegno di lavoro e l’altro. Le sue doti particolari attirano l’attenzione di Dum Dum Dugan, che gli affida una missione al di fuori dei ranghi dello S.H.I.E.L.D. Non voglio rivelare troppo della trama, ma Geoff ha preparato una situazione davvero intrigante per il nostro eroe.

Ho menzionato Dum Dum, ma attenzione. Questa non sarà la tipica storia dello S.H.I.E.L.D. Quindi, presto, Solo si ritroverà coinvolto nel mondo dello S.H.I.E.L.D., dell’Hydra e delle altre super-spie... ma non nella maniera che lui spera. Il nostro obiettivo era quello di fornire un punto di vista più realistico delle storie di spionaggio ambientate in questo universo. Crediamo che i fumetti debbano essere divertenti e coinvolgenti, e il nostro ci riesce in abbondanza.

Geoffrey Thorne - James è essenzialmente un piccolo imprenditore. Uccidere i terroristi gli alleggerisce la coscienza, ma non rimpingua il suo conto in banca. Di conseguenza, deve accettare degli incarichi come mercenario, incarichi che spesso sono pericolosi e a volte sono pericolosi e imbarazzanti. Queste sono le storie di quegli incarichi.

Solo #2, variant cover di Mike HawthorneBourne si considera il più grande agente clandestino che sia mai vissuto, nonostante le innumerevoli prove (e testimonianze) che affermano il contrario. Per ora può contare su alcuni colleghi nello S.H.I.E.L.D. e un ex partner con cui si tiene in contatto. Poi deve esserci qualcuno che lo rifornisce di gingilli tecnologici, ma non credo sia ancora ora di rivelare chi sia quel qualcuno.

Dal suo punto di vista, Solo deve combattere praticamente contro tutti. Va dove c’è da lavorare, e nell’Universo Marvel ci sono molti criminali che volano sotto il radar qualcuno deve occuparsi di togliere di mezzo anche loro.

Prima o poi si scontrerà anche con qualche pezzo grosso in termini di supercriminali. Non è il nostro obiettivo principale, ma del resto vive anche lui nel loro stesso mondo. Il nostro obiettivo a lungo termine è continuare a farlo lavorare e a mantenerlo tutto d’un pezzo. Ha un ragazzo da crescere. Credo che la parte divertente della serie sarà proprio vedere in che modo Solo riesce a ritagliarsi il suo angolino nel suo Universo Marvel. E stavolta dico sul serio!

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Fonte: Newsarama

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