Comics VS Movies: Asterix il Gallico
Asterix il Gallico adatta la prima avventura a fumetti dei personaggi creati da Goscinny e Uderzo, che però non erano a conoscenza del progetto
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il film esce nei cinema d'Oltralpe poco dopo la conclusione della pubblicazione a puntate sulla rivista Pilote di Asterix e lo scudo degli Arverni, undicesima avventura a fumetti degli irriducibili Galli; Asterix è quindi già un fenomeno internazionale e viene scelto come protagonista del primo lungometraggio d'animazione a colori a essere realizzato in Francia.
Così non sarà: il potenziale commerciale del cartone lo portò sul grande schermo, dove fu un grande successo in Francia e all'estero, in particolar modo sul mercato tedesco.
La storia del film segue fedelmente quella del fumetto originale, con Panoramix rapito dai romani e portato all'accampamento di Petibonum; qui sarà raggiunto da Asterix, assieme al quale il druido si prenderà gioco dei soldati somministrandogli una finta pozione magica che fa crescere i loro capelli a una velocità incredibile.
Ci sono comunque alcune piccole differenze, come la prima caccia nel bosco, alla quale si unisce anche Obelix; nella versione cartacea il portatore di menhir è relegato a un ruolo marginale, ma il suo inserimento in questa scena è probabilmente legato all'importanza che il personaggio ha acquisito nelle avventure successive, perciò lo si è voluto sfruttare un minimo anche per compiacere i fan.
La scena finale invece coinvolge un maggiore dispiegamento di forze da parte dell'esercito romano, con l'intento di mettere in scena un climax più epico rispetto a quello meno spettacolare del fumetto. Ciò che lascia perplessi è una frase che si sente nell'epilogo: la voce narrante fuori campo infatti afferma che quella di Asterix e Panoramix sarà l'ultima vittoria dei Galli sui Romani, dato che poi saranno sconfitti come riporta il Debello Gallico. Si tratta di un'affermazione che cerca di avvicinarsi agli eventi storici reali, ma annullando così di fatto tutte le possibili avventure future degli irriducibili Galli.
Nonostante questo scivolone sul finale però, registriamo un adattamento abbastanza fedele (quasi pedissequo) delle scene che compongono la fonte d'ispirazione.
Vincitore: Pareggio
I personaggi
Se la trama è la medesima, lo stesso si può dire anche per i personaggi, ma alcune caratterizzazioni hanno delle peculiarità che vale la pena analizzare. È bizzarro sentire suonare tanto Assurancetourix, che effettivamente nella prima storia a fumetti non era ancora stato classificato come un musicista negato; qui il bardo si esibisce in più occasioni, addirittura durante il banchetto finale da cui solitamente viene bandito!
Visto che nel frattempo le storie a fumetti erano proseguite, andando a definire meglio le caratteristiche dei singoli personaggi, forse sarebbe stato più appropriato adeguare Assurancetourix all'evoluzione subita negli anni precedenti all'uscita di questo film.
Lascia perplessi la caratterizzazione di Giulio Cesare, personaggio buffo riconducibile solamente alla versione apparsa nella prima tavola della storia originale; gli autori ne avevano fatto rapidamente una figura più autorevole ed elegante, scelta che stranamente qui viene ignorata facendo perdere carisma al celebre personaggio storico e annullando di fatto ogni parvenza di minaccia insita nel suo ruolo.
Vincitore: Fumetto
La colonna sonora
Elemento ovviamente assente nel fumetto, la musica è probabilmente il principale valore aggiunto del film, soprattutto grazie al tema musicale di Asterix ideato da Gérard Calvi, una simpatica marcia che accompagna la vicenda e sottolinea con leggerezza i momenti di tranquillità.
La colonna sonora può contare anche sulla canzone del mercante di buoi, una flemmatica nenia che l'uomo canta mentre guida il suo carretto rendendolo un personaggio ancor più simpatico di quanto già non fosse nella versione originale.
Vincitore: Film
Disegni e animazioni
L'elemento tecnico è di certo quello che lascia più a desiderare di questo film. I disegni non hanno l'appeal delle loro controparti cartacee, soprattutto a causa di modelli dei personaggi meno accattivanti di quelli disegnati da Uderzo; è evidente che il tratto sia stato semplificato rispetto alla quantità di particolari nelle tavole a fumetti, come si può notare anche da dettagli come le mani dei personaggi, che nella versione cartacea hanno cinque dita mentre qui ne hanno quattro.
Le animazioni soffrono il fatto di essere la prima produzione cinematografica a colori di questo tipo realizzata in Francia e non si può certo dire che sia invecchiata bene: i movimenti non sono molto fluidi e visivamente è più vicina a un prodotto televisivo, con un'espressività dei personaggi a tratti discutibile.
Vincitore: Fumetto
Goscinny e Uderzo, grazie a questo primo adattamento della loro opera per il grande schermo, capiscono di poter realizzare il loro sogno di fare cartoni animati come Walt Disney. Pretendono però di essere coinvolti direttamente nello sviluppo dei film e impongono l'interruzione dei lavori su un secondo capitolo cinematografico, questa volta ispirato a Il falcetto d'oro; opteranno invece per una trasposizione del kolossal Asterix e Cleopatra, collaborando in modo massiccio alla produzione.
VITTORIA FINALE:
FUMETTO
CHRONO ASTERIX: