Aqualung - Stagione 2 (prima parte), la recensione

Abbiamo recensito in anteprima per voi la prima parte della seconda stagione di Aqualung, di Jacopo Paliaga e French Carlomagno

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Dopo la prima stagione, raccolta integralmente in un volume BAO Publishing di prossima uscita, abbiamo avuto la possibilità di leggere in anteprima assoluta i primi cinque episodi della seconda stagione di Aqualung, di Jacopo Paliaga (testi) e French Carlomagno (disegni), che prenderà il via in formato digitale sul portale ColdCove.com dal prossimo 20 settembre.

A seguito degli eventi che hanno visto la giovane Holly Greenberg scoprire i suoi poteri superumani e lottare per salvare i suoi cari e la sua cittadina dalla minaccia rappresentata dallo spietato Philip King, le cose sembrano essere tornate alla (nuova) normalità per la protagonista e la sua famiglia, composta dal padre Andy e dalla sua compagna Tessa. Ovviamente, si tratta della proverbiale quiete prima della tempesta, perché, come abbiamo però appreso nelle battute finali della stagione precedente, ci sono molte forze in gioco in una vicenda misteriosa e incredibile: il mondo di Aqualung è infatti popolato da creature straordinarie, che giocano un ruolo in un complesso gioco del quale abbiamo appena intravisto la punta dell'iceberg, e che è in qualche modo connesso al mare. Nei primi episodi della seconda stagione del fumetto, Holly incontrerà una sua coetanea, in possesso di un terribile potere, così come una misteriosa organizzazione segreta, connessa in qualche modo ad Andy Greenberg, inizierà a rivelare la sua mano. Non vi basta? Bene, sappiate che tornerà anche "l'Uomo con l'Ombrello", ma che non sarà il solo metaumano coinvolto nello scontro. E soprattutto, chi è Aqualady?

Prima di ogni altra cosa, è da subito manifesto come questa seconda stagione di Aqualung sia qualitativamente superiore alla prima, già molto buona: i due autori hanno evidentemente alzato l'asticella, consapevoli delle loro capacità e semplicemente avendo maturato una maggiore esperienza. La seconda stagione del fumetto è "più tutto", sia dal punto di vista narrativo che da quello grafico. Inoltre, si evince facilmente come Paliaga e Carlomagno si sentano più liberi di raccontare e sperimentare, consapevoli dell'avere molto spazio nel quale giocare con i loro personaggi e divertendosi a fare ciò.

I testi di Paliaga sono sempre molto efficaci e anche lievemente più asciutti e incisivi rispetto al passato, cosa che conferisce alla narrazione un ritmo più incalzante: è proprio un maggiore dinamismo della storia - che si traduce in una lettura più rapida ed entusiasmante - uno dei punti di forza della seconda stagione di Aqualung. Lo sceneggiatore sta effettivamente plasmando un universo narrativo espanso, sul modello dei comics americani, un mondo nel quale si muovono creature dotate di abilità incredibili non così distanti dai supereroi Marvel e DC Comics.

A poco a poco questo piano narrativo sta lievitando, crescendo sia verticalmente che orizzontalmente e mostrando sempre più angoli sconosciuti, prospettive inedite e personaggi da scoprire: tutto questo è davvero molto affascinante e crea una forte curiosità nel lettore, ormai avido all'idea di saperne di più. Continuano, inoltre, le contaminazioni "nerd" che lo sceneggiatore ama inserire nella sua storia, zeppa di riferimenti a cinema, serie TV, musica e fumetto: su tutti, vi basti guardare a quel personaggi che ricorda molto Rogue degli X-Men, sia sotto il profilo meramente estetico che non.

Le tavole di Carlomagno, poi, sono bellissime. Senza "se" e senza "ma" la grafica di questa seconda stagione di Aqualung è davvero di ottima fattura, ed è evidente quanto grandi siano stati i progressi fatti dall'artista nel tempo intercorso tra il primo capitolo e questo: ricordiamo che Aqualung è stato il primo fumetto in assoluto per Carlomagno, e che sin dall'inizio lo stile dell'artista si è confermato apprezzabile e originale, sebbene in principio sia stato necessario prendere un po' le "misure" dei propri mezzi. La pulizia della linea, la morbidezza e plasticità del tratto, il tutto con uno stile tutto suo, che trascende il realismo assoluto dando vita a qualcosa di diverso, rendono ogni vignetta di Aqualung uno spettacolo per gli occhi, così come anche sul piano cromatico sembrano essere stati operati degli accorgimenti che rendono i toni più vivi, conferendo maggiore carica emotiva al racconto.

Attendiamo, con impazienza, di leggere il prosieguo di questa seconda stagione di Aqualung, uno dei migliori fumetti "supereroici" italiani mai prodotti.

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